A vent’anni dalla sua prima edizione, torna a Faenza “One Day, in Africa”, la festa multietnica organizzata da Faenza Multietnica, che quest’anno si terrà proprio il 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica.
“Un’occasione per ricordare che la Repubblica non è solo una forma di governo, ma un’idea di società: fondata sulla convivenza, sul lavoro e sulla partecipazione attiva di tutte e tutti.”
Piazza della Molinella – dalle ore 17:30
Ad aprire il pomeriggio, laboratori gratuiti per bambine e bambini: disegni interculturali, percussioni, giochi e socialità. Dalle 19:00, la cena multietnica a cura degli Amici del Perù con piadina con salsiccia, cous cous vegetariano e halal, patatine.
Alle 19:30, spazio alle storie con la lettura dell’ultimo episodio de “La storia di Omar”, presentato dal dott. Giama Omar, medico e autore del progetto narrativo.
ORE 20:30 – CERIMONIA DEL PINGU
Il cuore della serata sarà la premiazione del “Faentino che arriva da lontano”, riconoscimento simbolico consegnato quest’anno a Fatmir Vojca, cittadino italiano di origine albanese.
“Fatmir è arrivato in Italia nel 1993. Da allora non ha mai smesso di impegnarsi per Faenza e per gli altri. Lavora da 27 anni da Agrintesa ed è diventato rappresentante sindacale della FLAI-CGIL – il sindacato che tutela chi lavora in agricoltura e nell’industria alimentare – ruolo che ricopre da oltre 10 anni. Un impegno continuo per i diritti, la dignità e le condizioni di chi spesso lavora lontano dai riflettori.
Ma il suo attivismo non si è fermato lì: Fatmir è stato anche tra i fondatori del Coordinamento Migranti della CGIL di Ravenna, contribuendo a dare voce, strumenti e rappresentanza a chi troppo spesso resta invisibile.
Oltre all’impegno sindacale, Fatmir ha scelto di restituire alla città che lo ha accolto. È volontario civico del Comune di Faenza, sempre attivo nel Parco Scalo Merci e nel quartiere Centro Nord, dove promuove relazioni, dialogo e partecipazione”.
Dalle 21:00, spazio alla musica con il DJ set di DJ Hus Soli, e per tutto il giorno saranno presenti banchetti di artigiani, associazioni e comunità locali, oltre alla mostra fotografica “Born to be Borderless” di Ilaria Mohamud Giama, dedicata agli sbarchi a Ravenna.


























































