“La condanna, personale e del partito che rappresento, agli attacchi che si sono susseguiti nei giorni scorsi sui social ai danni di Hiba Alif, neo assessore della giunta Barattoni è ferma nei principi quanto solida nella sostanza.
Occorre prendere atto in verità che per quanto disdicevole, questo fenomeno ha pur sempre a che fare più con quelle frustrazioni che vengono ormai quotidianamente sfogate nel mondo dei social che con la politica, ma è ugualmente venuto il momento di porre un argine alle più o meno ventilate accuse di razzismo, diffuse anche a mezzo comunicato stampa, tendenti unicamente a riaffermare quella presunta superiorità morale di cui la sinistra si riempie la bocca ad ogni livello nel maldestro ma continuo tentativo di auto assegnarsi l’esclusiva in termini di inclusività, equità giustizia sociale e tutto ciò che vi ruota attorno.
Abbiamo dimostrato in passato e torneremo a dimostrare anche in questa legislatura di sapere bene cosa significhi il rispetto, sia esso verso altre etnie, origini o differenze di genere e sull’argomento non accettiamo lezioni, non si caschi perciò nel facile equivoco di voler confondere una valutazione assolutamente negativa dell’esperienza politico amministrativa di un precedente assessore vent’enne o della strumentale creazione di una discutibile delega alla pace (perché di questo si parla e di questo si è parlato) con una posizione pregiudiziale nei confronti di questa componente della giunta.
Siamo favorevoli all’inclusione e al fatto che anche a livello politico si dia spazio a nuove risorse ma crediamo sia lecito pensare che ogni cosa abbia un suo tempo e un suo modo per essere posta in atto.
Alla luce di ciò ritenere che assegnare deleghe a un giovanissimo possa non essere una scelta utile alla città’ non significa esprimere pregiudizi né rispetto alla sua età né rispetto alla sua provenienza sia essa politica, religiosa o culturale.
A Hifa, come agli altri assessori, va politicamente il nostro augurio di “buon lavoro” anzi non vedo l’ora di stringerle la mano ricordandole che anche nei suoi confronti eserciteremo con rigore l’obbligo morale e politico che ci viene assegnato in qualità di forza di opposizione che come tale DEVE esercitare il suo dovere di controllo, serio e serrato .
Ora però basta con piagnistei e vittimismo, si cominci a pensare e a discutere con serietà del futuro di questa città, di manutenzioni, lavori pubblici, gestione dei rifiuti, consumo di suolo, decoro urbano e di tutte le altre questioni che giacciono sul piatto, ragionando seriamente sulla necessità di quel cambio di passo che dopo 9 anni di scellerato governo De Pascale (oltre che di tutti i precedenti) sono il solo argomento che interessi e debba interessare i cittadini ravennati.”

Nicola Grandi
Capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale