Si è svolta nell’aula magna dell’istituto “Ginanni”, la consegna dell’annuale borsa di studio dedicata a Franco Montanari, grande esperto di turismo, scomparso undici anni fa. Ogni anno, dal 2018, la borsa di studio – del valore di 500 euro – viene assegnata al miglior diplomato o alla migliore diplomata della classe turistica dell’Istituto per l’anno precedente.
Per il 2024, la borsa è stata divisa ex aequo fra le due allieve che hanno ottenuto il miglior voto lo scorso anno: Alissia Fiorentini e Mila Ghetti, entrambe diplomatesi con 110 e lode.
Alla consegna erano presenti il dirigente scolastico Mariateresa Buglione; diverse insegnanti; le classi III, IV e V del corso Turismo; la figlia di Franco Montanari, Sara; la direttrice di Ravenna Incoming, Francesca Ferruzzi; e soprattutto il sindaco Alessandro Barattoni, alla prima uscita in una scuola superiore dopo la recente elezione.
E per di più, nella “sua” scuola: Barattoni ha ricordato la figura di Montanari e ha sottolineato ai numerosi allievi presenti in sala che anche lui, da studente, aveva frequentato il “Ginanni”.
Al termine della premiazione, i ragazzi della sezione V Turismo hanno presentato le attività sul turismo che hanno realizzato in questi mesi, grazie al coordinamento dei vari insegnanti e in particolare al lavoro dei professori Daniela Martino e Luca Maggio. Francesca Ferruzzi di Ravenna Incoming ne ha elogiato l’impegno, esortandoli a intraprendere il “lavoro più bello del mondo”, quello legato appunto al turismo.
La borsa di studio in memoria di Franco Montanari è stata istituita grazie ad una donazione privata, e verrà confermata anche per il 2025 (cioè verrà assegnata al migliore, o divisa fra i migliori diplomati della classe turistica al termine dell’anno scolastico che si sta concludendo).
Franco Montanari, scomparso nel 2014 a 71 anni, dopo essere stato in gioventù assessore del Comune di Ravenna, aveva poi dedicato tutta la carriera professionale – prima come dirigente regionale di Confesercenti, poi come consulente aziendale – allo sviluppo del turismo sulla nostra riviera. Fu fra i primi ad intuire le potenzialità dell’Est europeo come mercato emergente a cui proporre la Riviera: un obiettivo che perseguì per anni, con frequenti viaggi e missioni fra Mosca, Praga e i paesi baltici, di cui ha lasciato brillanti reportages nel libro “Dal Rubicone al Volga”.


























































