“Condivido in pieno la riflessione formulata nei giorni scorsi da Eugenio Costa, appassionato osservatore della scena politica ravennate, secondo cui “se il centrodestra si fosse presentato unito con un unico candidato, certamente avrebbe ottenuto un risultato migliore, seppur non tale da mettere realmente in discussione la vittoria di Barattoni”.
Questa è per me l’occasione per fare piena chiarezza, come avevo comunque in animo di fare, rispetto alle dinamiche che hanno impedito alla nostra area politica di convergere su un candidato unico.
Nel corso dell’ultima consiliatura, insieme all’amico Filippo Donati, abbiamo svolto con convinzione un lavoro di mediazione e tessitura, cercando fino all’ultimo di costruire un percorso unitario che superasse personalismi e divisioni. Un impegno che è andato ben oltre i suggerimenti ricevuti e le logiche tattiche, e che si è sempre ispirato a uno spirito autenticamente collaborativo messo in atto SENZA DISTINGUO.
Credo fermamente che ci fossero le condizioni per trovare una sintesi su un candidato condiviso, che – è bene sottolinearlo – non avrebbe necessariamente dovuto coincidere con la mia persona. È con questa disponibilità che abbiamo invitato tutte le forze del centrodestra, senza esclusioni né pregiudizi, a un confronto serio e costruttivo.
Purtroppo ciò che abbiamo raccolto è stato il più grande fallimento politico della mia esperienza pubblica: l’impossibilità di arrivare a un’intesa vera. È evidente che, a fronte di un risultato elettorale deludente, sia fin troppo facile ricercare colpe altrove e non intendo sfuggire alle mie responsabilità, non posso però tacere il modo in cui alcuni attori hanno affrontato il percorso unitario: la presentazione “notturna” di due candidature, proprio mentre la disponibilità di Fratelli d’Italia, Viva Ravenna e Forza Italia a convergere su una figura terza era ancora attuale definisce bene i contorni di scelte personalistiche e di manovre calcolate più che quelli di una vera volontà di sedere ad un tavolo di trattativa.
Tuttavia, non possiamo permetterci di guardare solo al passato. È giunto il momento di affrontare con serietà e responsabilità ciò che ci attende. Come ha lucidamente osservato Eugenio Costa, se tra cinque anni le stesse persone si troveranno nelle medesime posizioni, senza un confronto autentico e risolutivo, il rischio concreto sarà di ripetere lo stesso errore, lasciando ancora una volta campo libero al Partito Democratico.
La prima evidenza che deve farci riflettere è la scarsa affluenza alle urne: ha votato meno della metà degli aventi diritto (49,5%). Un dato che riguarda tutti, senza eccezioni, e che chiama a una riflessione profonda sulla rappresentatività e sul nostro rapporto con i cittadini.
Ciononostante, emergono segnali incoraggianti: Fratelli d’Italia è oggi il secondo partito in città, con un incremento dell’89% in termini percentuali (dal 8,9% al 16,8%) e del 78% in voti assoluti. Forza Italia e Viva Ravenna, alleati leali e coerenti, hanno a loro volta conseguito risultati significativi. Ripartiremo da qui.
Lo faremo con la consapevolezza di rappresentare quasi 15.000 ravennati che hanno scelto la nostra coalizione, a cui si aggiungono circa 1.000 cittadini che hanno espresso una fiducia personale nei miei confronti. Un patrimonio politico e umano che ci onora e che ci affida il compito di agire in maniera responsabile.
Siamo pronti a lavorare in Consiglio comunale con spirito costruttivo e propositivo, nel rispetto del mandato ricevuto.
Non accetteremo però, fin da ora, compromessi con chi continua a prediligere lo scontro, l’attacco personale e la polemica sistematica vissuta come litania quotidiana e che ha come unica conseguenza l’indebolimento del sistema, sovente figlia di motivazioni non dichiarate o poco chiare, il nostro impegno sarà quello di costruire un’opposizione seria, fondata sul confronto e sul dialogo, ma ferma nel respingere ogni forma di sabotaggio e di polemica.
Chi cerca lo scontro per principio, se ne faccia una ragione.”
Nicola Grandi
Candidato a sindaco per Fratelli d’Italia Forza Italia e Viva Ravenna


























































