“A Ravenna il problema di viabilità e infrastrutture rappresenta un’emergenza conclamata, comprovata dalle continue segnalazioni di cittadini e associazioni. “Sono tre gli interventi che Ravenna non può più attendere, per motivi diversi sul piatto ormai da anni e tutti irrinunciabili per il futuro di questa città”, afferma Nicola Grandi, candidato sindaco di Ravenna per la coalizione di centro-destra composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e lista civica Viva Ravenna.
Primo, il sottopasso di via Molinetto, un’opera che deve realizzare RFI e per la quale è certo che esistano già i finanziamenti, ma che per i più disparati motivi continua ad essere rinviata. “Ormai cinque anni fa, in qualità di presidente del consiglio territoriale Darsena – racconta Grandi – ebbi modo di vedere i primi progetti ed è ormai chiaro che veti incrociati, paure e questioni di consensi stiano impedendo la realizzazione del sottopasso e costringendoci a disagi e file infinite”.
Secondo, lo svincolo via Classicana-via Trieste, dove il traffico stradale rischia ogni giorno di rimanere paralizzato in seguito anche al più banale incidente. Chiarisce Grandi: “Lo svincolo va assolutamente riorganizzato nella logica di ampliamento e sulla scia degli interventi previsti dalla realizzazione dell’hub portuale, in previsione del quale è già in agenda la realizzazione di due aree per il potenziamento del traffico ferroviario”.
Terzo, il by pass sul Candiano, da realizzare attraverso un nuovo ponte mobile nell’area della ex SAROM e da dedicare poi al transito di mezzi pesanti (eventualmente, in accordo con i tecnici, anche a senso unico). “Permetterebbe di sgravare il ponte mobile dall’attuale carico e si tratterebbe di un intervento che, ipotizzando un pedaggio per il transito anche minimo, potrebbe tranquillamente auto finanziarsi”, afferma il candidato a primo cittadino di Ravenna.
Per la posa di queste tre prime pietre miliari saranno necessari appena “100 giorni di amministrazione”, commenta Grandi. Che precisa “I tagli del nastro li rimandiamo al giorno in cui le opere verranno inaugurate e rese disponibili per la fruizione. Ci impegniamo a farlo entro i primi tre anni di governo della città”.”

























































