Nella mattinata di lunedì 17 marzo, nell’Aula Magna del Polo Tecnico Professionale in via Lumagni 26 a Lugo, è stata celebrata la Giornata del Tricolore a scuola.
L’iniziativa era organizzata dall’Unuci (Unione Nazionale Ufficiali in congedo) e dal Comune di Lugo, allo scopo di promuovere la conoscenza della figura di Giuseppe Compagnoni tra gli studenti. Al «papà» del tricolore, cittadino e deputato lughese che il 7 gennaio 1797 propose l’adozione del vessillo durante la riunione del parlamento della repubblica Cispadana a Reggio Emilia, è stata dedicata la mattinata, introdotta da Renzo Preda, presidente dell’Unuci, che ha annunciato che il 17 marzo, Giornata dell’Unità Nazionale, sarà in futuro sempre quella dedicata a queste celebrazioni, per il suo essere legata a tutti i simboli della nazione: il tricolore, l’inno e la Costituzione, che è stata distribuita a tutti i ragazzi presenti in sala. Il vescovo Giovanni Mosciatti ha tenuto il primo intervento, ricordando l’importanza di recuperare la memoria di chi ha dato la vita per la Libertà degli italiani.
«Compagnoni è un lughese illustre, tanto che i suoi discendenti risiedono ancora a Lugo, così come il suo biografo, Marcello Savini – ha ricordato la sindaca Elena Zannoni -. È una figura sulla quale non si smette mai di scoprire cose, a partire dal fatto che il suo contributo all’unità nazionale andò oltre il tricolore, prefigurando il futuro ordinamento democratico dell’Italia e dimostrandosi straordinariamente moderno nei confronti del riconoscimento del ruolo e del contributo delle donne alla nazione. La Costituzione che oggi tutti questi ragazzi hanno in mano – ha sottolineato la sindaca – va intesa come “libretto di istruzioni” del vivere in società. La Costituzione, il tricolore e l’inno di Mameli non sono meri simboli, ma incarnano lo spirito di aiuto e solidarietà che, ad esempio, abbiamo visto bene nei giorni dell’emergenza appena trascorsi. E le emergenze si affrontano e si superano con l’analisi e la conoscenza. Giuseppe Compagnoni ci insegna anche questo: era culturalmente onnivoro e sempre incline al progresso. Il suo esempio è di straordinaria attualità».
A seguire, la dirigente scolastica Electra Stamboulis ha illustrato il pionieristico contributo di Compagnoni per il riconoscimento del ruolo della donne e in particolare per la divulgazione presso di loro della chimica, grazie all’amicizia con il chimico Vincenzo Dandolo. A quel punto, alcuni ragazzi del Polo Tecnico, frequentanti il corso di meccanica e Intelligenza Artificiale, hanno coinvolto i loro coetanei con una app da loro creata con un quiz legato alla storia del tricolore. In ultimo, il prefetto Raffaele Ricciardi ha chiuso la mattinata tornando sul valore della Costituzione e in particolare il legame tra cittadinanza e progresso sancito dall’articolo 4.