Piani speciali: nei prossimi mesi si definirà la portata massima dei fiumi tratto per tratto

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Si continua a lavorare ai piani speciali mentre si attende l’approvazione, e soprattutto il finanziamento, delle opere individuate per la messa in sicurezza del territorio dopo le alluvioni del 2023 e del 2024. Il lavoro principale dei prossimi mesi è stato sottolineato oggi da Andrea Colombo, responsabile tecnico dell’Autorità di Bacino del Fiume Po, uno dei principali enti coinvolti nella stesura dei progetti: definire lungo i fiumi quanti metri cubi d’acqua possano transitare, tratto per tratto, in caso di massima piena, quando si raggiunge cioè quella che è stata definita la portata limite di progetto. Contemporaneamente, sarà indispensabile individuare aree naturali, anche se in realtà ne sono rimaste ben poche, e aree agricole, da allagare mediante tracimazioni controllate, in attesa che siano completati gli interventi individuati nei piani speciali