“Lo avevano già annunciato: sulla questione appalto IAT andremo fino in fondo. E dopo il pronunciamento del TAR siamo ancora più convinti. 

Dopo avere attentamente valutato tutta la documentazione relativa all’appalto e dopo aver constatato con mano la ferma volontà del PD, leggasi amministrazione comunale Sindaco in testa, a non lasciar svolgere la commissione consiliare da noi richiesta in merito al medesimo appalto, avevamo già elementi a sufficienza. 

Ora con la pronuncia del Tar che da ragione al ricorrente, (il secondo classificato al bando) e torto al Comune di Ravenna e al vincitore dell’appalto, é evidente la necessità di fare chiarezza sulle procedure interne all’Ente comunale che, qualche mese fa, hanno portato all’assegnazione del servizio di gestione degli “uffici di informazione ed accoglienza turistica turistica” ravennati ad una cooperativa Toscana. 

Un servizio, quello messo a gara, della durata di 3 anni con eventuale proroga di altri 2 anni per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro. 

Solamente qualche giorno fa e più precisamente lunedì 19 settembre con una forzatura degna della migliore tradizione bolscevica, il PD e la maggioranza hanno impedito la discussione in merito all’appalto, nella seduta di commissione consiliare Turismo richiesta dal gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi e dai gruppi consiliari Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier e Viva Ravenna. 

La grande agitazione da parte del PD non appena depositata il 26 agosto scorso la convocazione della commissione consiliare Turismo era apparsa subito chiara.  

Abbiamo da allora immediatamente avuto tutti contro: il Pd, la presidente del consiglio comunale candidata di punta alle prossime elezioni parlamentari, il segretario generale del Comune, la dirigente del turismo, il Sindaco. Proprio quest’ultimo ha commesso un atto molto grave, girando ai componenti della commissione consiliare, la lettera in cui la società aggiudicataria chiedeva con insistenza al limite dell’intimidazione, di annullare la seduta e di rinviarla a dopo il contenzioso amministrativo. 

Eventi che denotano un chiaro intendimento a non voler far trasparire alcunché su un appalto che evidentemente porta con se diverse ombre. 

Su questa vicenda abbiamo tutta l’intenzione insieme diversi gruppi consiliari di opposizione, di fare  emergere tutta  la verità  così come le eventuali  responsabilità  amministrative.”