“Era il 2016 e più precisamente la vigilia del ballottaggio tra gli allora candidati a Sindaco di Ravenna, Massimiliano Alberghini e Michele de Pascale. Un momento storico per la nostra città.
Eppure il candidato Alberghini e i suoi mentori, Gianluca Pini (allora Deputato della Lega e Presidente della Lega Nord Romagna) e Alvaro Ancisi, anziché cercare intese atte a conquistare la guida della città, depositavano una querela contro Veronica Verlicchi ai suoi primissimi passi nel mondo della politica locale.
Secondo i 3 querelanti, la Verlicchi si era resa colpevole di diffamazione a loro carico, per una dichiarazione pubblica rilasciata ben 3 mesi prima della querela .
Curioso rimarcare che a depositare la denuncia, fu l’Avvocato Sangiorgi, oggi responsabile dell’ufficio legale dell’Autorità Portuale di Ravenna.Ancisi, Alberghini e Pini, di cui 2 peraltro mancanti di ogni legittimazione a querelare, presentarono una denunciata del tutto infondata.

Al contrario la Verlicchi aveva rilasciato una dichiarazione nella quale rappresentava una situazione legata al porto di Ravenna e del tutto riscontrabile nei fatti, ove l’allora candidato a Sindaco Alberghini ricopriva incarichi, descritti con dovizia di particolari e peraltro mai contestati, grazie ai quali lo stesso si connotava come l’altra faccia della medaglia di una situazione soffocante per l’economia ravennate voluta dal Partito Democratico.

Una dichiarazione perfettamente in linea con la normale dialettica politica, nella quale veniva usato il termine cupola, nella medesima  accezione già utilizzata dallo stesso Alvaro Ancisi qualche tempo prima, quando nel giudicare  la situazione legata al buco del Consorzio per i Servizi Sociali, ipotizzò una condotta deprecabile nell’attività dell’allora amministrazione Matteucci.I querelanti, Ancisi, Alberghini e Pini, sentitisi offesi e prestando evidentemente più peso ad una dichiarazione di un avversario politico anziché a vincere le elezioni e scacciare il Pd dalla sedia di Sindaco di Ravenna, hanno profuso energie e perso tempo nel costruire una accusa del tutto infondata.

E a giudicarla tale, ovvero infondata, sono stati sia il Pubblico Ministero sia Il Giudice per le Indagini Preliminari che, pur con motivazioni diverse, hanno ritenuto opportuno archiviare la querela.

Il Pubblico Ministero aveva già richiesto al Gip l’archiviazione. Richiesta alla quale i 3 querelanti si sono prontamente opposti, trascinando la questione ed intasando inutilmente le cancellerie del tribunale sino ad oggi.

In data 22 Novembre 2021, il Giudice Corrado Schiaretti, davanti alla richiesta del nuovo avvocato dei querelanti, il Consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli che insisteva per mandare a processo la Verlicchi, ha disposto l’archiviazione.

Una tesi del tutto fantasiosa quella avanzata da Pompignoli, tanto da essere contestata brillantemente dall’Avv Gian Paolo Colosimo del Foro di Rimini, il quale ha confutato le suggestioni dei querelanti.

Nell’ordinanza di archiviazione il Giudice Schiaretti, ha accolto, di fatto, la tesi dell’avvocato difensore della Verlicchi,  per la quale la dichiarazione contestata si configurava come una mera critica politica totalmente mancante di aspetti diffamatori.

Il Giudice ha così disposto dopo un brevissimo dibattito, per l’archiviazione della querela avanzata da Ancisi, Pini e Alberghini non essendovi stata alcuna diffamazione.

Facciamo presente che proprio per l’assoluta correttezza  di Veronica Verlicchi l’Avv Gian Paolo Colosimo, che ringraziamo,  ha confutato nel merito le accuse dei 3 querelanti.

Si chiude così, dopo oltre ben 5 anni  una vicenda che ben rappresenta l’atteggiamento da sempre ostile e tutt’altro che proteso verso l’unità dell’opposizione, di una certa parte del centro destra ravennate. ”