“In questo momento così buio dove le imprese hanno perso la certezza del lavoro e la positività nel futuro, come Confesercenti Ravenna e Confcommercio Ravenna della Provincia di Ravenna abbiamo deciso di dare un segnale simbolico ma forte, per far sentire che ci siamo e dietro alle nostre imprese ci sono donne e uomini reali, storie, drammi e sogni” affermano il Presidente di Confcommercio Provincia di Ravenna Mauro Mambelli e la a Presidente di Confesercenti Provinciale Ravenna Monica Ciarapica. 

“Non neghiamo la situazione drammatica che stiamo vivendo: siamo anzi per il rispetto pedissequo delle regole da parte di tutti, e per dure sanzioni a chi non le rispetta, perché mina il fragile equilibrio che tentiamo giorno per giorno di costruire. Ma chiediamo di poter tornare a lavorare, non per opportunismo ma per sopravvivere, per responsabilità sociale nei confronti dei nostri dipendenti e delle nostre filiere, per poter continuare a dare valore alle nostre vie ed alle nostre città. I ristori previsti non sono minimamente adeguati a sostenere le nostre imprese: sono una goccia nel mare, mentre spese, affitti e bollette arrivano puntualmente ogni mese” spiegano Mambelli e Ciarapica.

“Chiediamo regole ed opportunità certe su cui organizzare le nostre attività, che non cambino da un giorno all’altro, che non siano inutilmente complesse e defatiganti. Chiediamo di non essere considerati l’agnello sacrificale di questa pandemia, pagando in prima persona gli errori di tutti: siamo per controlli fattivi e diffusi, che permettano di fruire in sicurezza dei nostri locali la cui situazione, al contrario delle abitazioni private, è in ogni momento verificabile. Chiediamo una prospettiva per la ripartenza perché siamo arrivati al limite, e non possiamo resistere oltre” proseguono Ciarapica e Mambelli. 

“Posizioneremo 80 tavoli, distanziandoli opportunamente, in Piazza del Popolo a Ravenna: chiediamo agli associati di adottarne uno, collocandovi sopra uno o più oggetti e strumenti che rappresentano il proprio lavoro. Il flash mob si terrà nel rispetto rigoroso del distanziamento fisico (i tavoli sono a 3 metri l’uno dall’altro) ed evitando ogni assembramento (l’allestimento ed il disallestimento verranno effettuati a scaglioni, con fasce orarie assegnate) ed è aperto alla imprese associate di tutte le categorie. Per questo l’adesione sarà possibile unicamente su prenotazione, fino ad esaurimento delle postazioni previste” concludono Mauro Mambelli e Monica Ciarapica.