Per festeggiare l’8 Marzo quasi un italiano su due (45%) regalerà una mimosa o un fiore, che risulta l’omaggio più gettonato, grazie all’impegno dei florovivaisti per garantirne la disponibilità nonostante i gravi problemi causati dal clima. Ad affermarlo è una analisi della Coldiretti in vista della Festa della donna, secondo la quale un altro 14% si indirizzerà verso dolci, cioccolatini o altro mentre un 41% che non farà omaggi.
Il clima ha tagliato quest’anno di circa il 15-20% la produzione di mimose – rileva la Coldiretti – a causa delle anomalie climatiche, con la fioritura anticipata a causa di un gennaio insolitamente caldo alla quale hanno fatto seguito sbalzi termici e maltempo, senza dimenticare la proliferazione di parassiti che hanno attaccato la pianta.
Complessivamente sono circa 1,2 milioni di chili le mimose, l’equivalente di 12 milioni di mazzetti da 100 grammi l’uno, che saranno destinate in Italia al mercato interno in occasione della festa secondo una stima della Coldiretti, pari a oltre la metà della produzione italiana nella quale gioca un ruolo importante anche l’export.
I prezzi variano notevolmente a seconda della dimensione del mazzetto. Il consiglio della Coldiretti è di acquistarli direttamente dai florovivaisti, nei vivai e nei mercati di Campagna Amica o comunque nei canali che certificano la provenienza nazionale delle mimose, per non alimentare l’abusivismo dei venditori improvvisati e salvare le tasche.
Acquistando fiori italiani e ad origine garantita, infatti, non solo si supportano le imprese, l’occupazione e il territorio, ma si contribuisce anche a fronteggiare un periodo reso difficile dall’aumento dei costi energetici. Oltre ai problemi causati dal clima, le aziende agricole si trovano a fare i conti con l’esplosione dei costi di produzione necessari per garantire un’alta qualità dei fiori e preservare il prodotto, un onere che ha inciso fortemente sui bilanci delle imprese, come sottolineato da Coldiretti.
L’acquisto della mimosa, oltre a rappresentare un simbolo della presenza femminile, riflette anche un’importante sensibilità verso l’ambiente. Coldiretti spiega che scegliendo questo fiore si sostiene una coltivazione realizzata in Italia con metodi eco-compatibili. Introdotta in Europa intorno al 1820, la mimosa ha trovato in Italia un clima ideale per la sua coltivazione e dal 1946 è simbolo dell’8 marzo nel nostro paese. Tra le varietà più comuni ci sono la Floribunda e la Gaulois, quest’ultima particolarmente rigogliosa.
Domani, 8 marzo, le imprenditrici agricole Coldiretti del Mercato di Campagna Amica Ravenna (aperto dalle 8.30 alle 13 in via Canalazzo 59) doneranno un omaggio floreale (mimose e primule) a tutte le clienti per festeggiare insieme la ricorrenza.
Sui banchi, gestiti direttamente da agricoltori e allevatori del territorio, i consumatori possono trovare sempre prodotti di stagione, freschi e trasformati, da filiera agricola ad origine garantita: dalla frutta e verdura alle carni e salumi di mora romagnola, dai vini autoctoni ai formaggi e gli yogurt, dalle uova al miele, ma anche confetture, olio extravergine, succhi di frutta, birra agricola, pane e tanto altro.
Inoltre, sempre al Mercato, è possibile firmare la proposta di legge europea di iniziativa popolare “No fake in italy”, partita dal Brennero, e promossa da Coldiretti per estendere l’obbligo dell’indicazione dell’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue, contrastare la diffusione incontrollata dei cibi ultra-processati, tutelando così il reddito degli agricoltori e la salute dei consumatori.



























































