La Cumpagnì dla Zercia rappresenta una delle realtà storiche più rappresentative del teatro dialettale in Romagna. Nel 1956 da un’originaria impostazione di una compagnia (Arte e Lavoro), che rappresentava le sue commedie in lingua italiana, venne avviata la trasformazione con la scelta di proseguire l’attività in lingua romagnola, ritenuta più idonea ad esprimere il vissuto quotidiano e più congeniale alle capacità artistiche dei componenti della compagnia. Nel giro di pochi anni si ricostituì l’esperienza teatrale e venne assunta la nuova denominazione di “La Cumpagnì dla Zercia”. In quella denominazione c’era un duplice richiamo: via Cerchia è anche il nome della sede della compagnia e “la zercia” è anche il nome di un antico attrezzo agricolo, che serviva per separare i cereali e i legumi dal loro involucro.

Da allora sono state realizzate, a cura della compagnia, decine di nuove commedie dialettali originali, con molteplici repliche nell’arco annuale. Negli ultimi due anni, l’emergenza Covid ha costretto a ripensare le modalità di approccio allo spettacolo teatrale, pesantemente condizionato dall’esigenza di rispetto del distanziamento fisico, sulla scena, negli spogliatoi e nelle sale per il pubblico.

Da qui la scelta dello Zibaldone Romagnolo, con zirudele, scenette, poesie ed altro: Rimane immutata la finalità dello spettacolo, come ha ben espresso il direttore di scena della compagnia, Giorgio Barlotti“ Far sorridere la gente senza battute sguaiate e con intelligenza”. Del resto c’è bisogno di buon umore in tempi così difficili.

Alla realizzazione dei Venerdì Culturali collabora attivamente la gestione del Ristorante della Casa delle Aie, che fa capo alla famiglia Battistini. Ogni venerdì vengono presentate delle offerte gastronomiche particolari legate ai piatti della tradizione romagnola.

Per l’ingresso, sia al ristorante che al teatrino delle AIE, è necessario osservare le normative AntiCovid 19 e le sue varianti, con obbligo di Green Pass rafforzato e di mascherina FFP2.