Due ragazzi coetanei, entrambe di 25 anni residenti a Faenza nel pomeriggio di domenica 8 novembre sono andati a fare una gita sulle colline di Tredozio. Erano circa le 16.30 quando hanno lasciato la loro autovettura al Lago di Ponte ed hanno iniziato a salire lungo il sentiero CAI 553. Entrambi in jeans, scarpe da tennis e giubbotto di pelle sono saliti per diverse centinaia di metri con l’intenzione di arrivare al Monte Cerro. I due hanno continuato a camminare fino a quando non si sono accorti che era già calato il buio e non avevano una lampada frontale. A quel punto si sono fermati e hanno deciso di chiamare il 118 per chiedere assistenza riuscendo a fornire anche le coordinate del punto dove si trovavano. È stato quindi attivato il Soccorso Alpino e Speleologico, stazione Monte Falco, che ha inviato sul posto la squadra della Valle Montone, composta da 8 tecnici, con due fuoristrada. Il personale del CNSAS, arrivato in zona, ha deciso di dividere l’area di ricerca anche perché l’utente che aveva chiamato il 118 aveva già il telefono scarico e non era più contattabile. Una squadra è partita da Ponte e l’altra dai pressi di Casa Gherardini.
È stata proprio questa squadra ad individuare i due dispersi, intorno alle 20,30. Dopo essersi accertati delle loro condizioni di salute, i tecnici hanno iniziato ad organizzare la discesa che già da subito si è evidenziata problematica in quanto le scarpe indossate dai due giovani non ero idonee per terreni impervi e scivolosi. I soccorritori hanno deciso allora di allungare il cammino di ritorno, svalicando dall’altra parte della collina ma con la sicurezza che in quel versante il terreno era molto più facile, anche se in un tratto hanno dovuto stendere una corda fissa come man corrente per offrire più stabilità ai due ragazzi. Arrivati nei pressi di Casa Gherardini, alle ore 22.15 i due sono stati caricati sul mezzo del CNSAS e condotti alla loro autovettura a Lago di Ponte