“È trascorso un mese di campagna elettorale, mi é sembrato lungo un secolo. Ho girato in lungo e in largo questo grande comune che da giovane percorrevo in bici e di cui conoscevo ogni frazione come le mie tasche. Dopo anni di lontananza per via dell’impegno del mio lavoro in centro, ho trovato una sorpresa: il mio mondo, quello dei miei ricordi non c’è più. Chi ha governato in questi anni lo ha abbandonato a se stesso se non lo ha in alcuni casi perfino devastato. Ho parlato con tanti ravennati delusi. Ho trovato la MIA gente abbandonata a se stessa. Mi hanno raccontato che le Amministrazioni e il Palazzo sono diventate per loro solo un MURO di gomma. E’ necessario un cambiamento.
Lo attuerò come sindaco, se avrò la possibilità di esserlo. Io li ascolterò.
Io sono un Ravennate. L’ho già detto e ripetuto più volte. Io amo Ravenna, io amo il mio mare, io amo i miei lidi, io amo le mie ville unite, io adoro le mie campagne.
I Ravennati non sono solo quelli dei salotti buoni, i miei Ravennati sono tutti e tutti hanno il diritto di non essere esclusi, di essere ascoltati e di riavere le chiavi della nostra città.
Io li ho ascoltati e li ascolterò sempre e governerò per loro e insieme a loro. Impegno e MERITOCRAZIA saranno le parola base del mio programma ma anche spazio per tutti anche per chi non mi ama. Per questo un grazie infinito alla mia squadra di cittadini che si sono rimboccati le maniche e hanno lavorato con me giorno e notte per rendere possibile tutto questo. Oggi lo posso dire: ho una grande squadra.
Grazie a chi mi ha appoggiato. Grazie a chi mi ha ospitato, a chi mi ha ascoltato, ma anche e soprattutto grazie a chi mi ha contrastato. Perché dal contrasto nasce il dialogo.
Grazie agli amici e anche ai “nemici” di opinione.
Grazie alla Lega, a Fratelli d Italia e grazie ai loro leader, Salvini e Meloni che sono venuti a Ravenna. Grazie anche al Partito dei Moderati per il contributo della sua esperienza all’interno della nostra Viva Ravenna.
Manca poco per aprire la porta della nostra città, e abbattere quello che ai cittadini sembra un muro inaccessibile che hanno costruito davanti a palazzo Merlato. Se vinciamo domenica vinciamo tutti e lo butteremo giù. E se non vinciamo subito siamo pronti ad unire le forze di tutti al ballottaggio, più carichi che mai!”