Gianguido Bazzoni condannato in primo grado a 1 anno e 4 mesi, pena sospesa, con l’accusa di aver redatto un testamento falso a nome di Luigi Pini. La notizia appare sui quotidiani oggi in edicola.
Il commercialista, per anni volto di Forza Italia, amico della famiglia Pini, secondo il testamento avrebbe dovuto spartire con la figlia di Angelo Pini un patrimonio da circa 5,8 milioni di euro. Il documento inoltre sollevava sette debitori dal restituire prestiti per una somma complessiva di quasi 400 mila euro. Fra i debitori, anche lo stesso Bazzoni, per una somma di poco meno di 220 mila euro.
Una perizia ha però decretato che il testamento era falso. Fin da subito aveva destato non pochi dubbi: comparve due mesi dopo la morte di Angelo Pini, avvenuta nel 2020, e nessun componente della famiglia era a conoscenza del contenuto e nemmeno dell’esistenza. Alcuni imperfezioni, come il codice fiscale sbagliato, e il fatto di essere scritto a mano, mentre Pini scriveva sempre a macchina, portarono la figlia a sporgere denuncia.
Bazzoni è stato condannato anche nel parallelo processo civile ed è stato condannato al pagamento di 18.646 euro di spese legali, oltre ai costi contenuti per la consulenza grafologica.
























































