Confartigianato contesta la scelta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna di appellarsi contro una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale che ha dato ragione ad un’azienda propria associata in tema di aree esenti dalla TARI (imposta rifiuti).
 
Con una lettera aperta a tutti i Sindaci dell’Unione, firmata da Lara Gallegati e Luciano Tarozzi, rispettivamente Presidente e Segretario di Confartigianato della Bassa Romagna, l’Associazione esprime tutto il proprio disappunto per questo ‘accanimento’ e per il fatto che solo nei Comuni dell’Unione vi sia un’interpretazione che non riconosce l’esenzione per le ‘superfici di accesso e manovra dei mezzi adibiti allo spostamento, al carico e scarico dei materiali e delle merci’.

 

Gentilissimi,

con la presente, la scrivente Associazione intende esprimervi il proprio disappunto per l’incomprensibile decisione dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna di appellarsi contro una decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Ravenna, che ha accolto il ricorso presentato da un’azienda associata a Confartigianato con sede nel Comune di Fusignano, contro un avviso di accertamento, emesso nel 2018 dalla stessa Unione dei Comuni.

Il disappunto di Confartigianato, è per l’accanirsi dell’Unione dei Comuni nel continuare a disconoscere, nonostante la sentenza della Commissione Tributaria ravennate, l’esenzione delle superfici di accesso e manovra dei mezzi adibiti allo spostamento, al carico e scarico dei materiali e delle merci. A rendere indigeribile tale atteggiamento è che la previsione “dell’esenzione delle superfici di accesso e manovra dei mezzi adibiti allo spostamento, al carico e scarico dei materiali e delle merci” è presente nei Regolamenti di tutti i Comuni della Provincia di Ravenna, ma solo nei Comuni della Bassa Romagna non viene riconosciuto per una propria interpretazione.

Fin dal 2002 l’azienda in questione aveva presentato, all’allora gestore dei rifiuti TEAM Spa, la documentazione utile per il calcolo della superficie imponibile e, non essendo mutata la situazione, il Regolamento Tari del Comune di Fusignano non impone al contribuente l’obbligo di presentare una nuova dichiarazione relativa alle aree già dichiarate per la tariffa ambientale. Queste superfici dedicate all’accesso e alla manovra dei mezzi (carrelli elevatori, transpallet, ecc…) sono peraltro evidenziate a terra da bandelle gialle così come previsto dalla legislazione in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.

Confartigianato, insieme a tutte le altre Associazioni Imprenditoriali, ha ripetutamente espresso all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna il disagio e il rincrescimento per una scelta, quella degli accertamenti Tari, che agli imprenditori è parsa poco comprensibile e già persecutoria in una fase economica, quella del 2018, ancora difficile e con le imprese che molto spesso conferiscono al servizio pubblico solo i rifiuti degli uffici perché la maggior parte degli stessi deve essere conferito, con costo a carico delle Imprese, a smaltitori specializzati.

La decisione dell’Unione dei nove Comuni della Bassa Romagna di appellarsi alla Commissione Tributaria Regionale di Bologna, dopo la sentenza sfavorevole, è ancora più incomprensibile in questo periodo di pandemia dove gli imprenditori sono impegnati ad affrontare una crisi senza precedenti e ad operare per la salute e la salvaguardia dei propri collaboratori.

Anche in questo caso Confartigianato sarà a fianco dell’azienda associata, per vedere riconosciuto anche in sede regionale le tesi già validate dalla Commissione Tributaria Provinciale di Ravenna, al fine di sconfiggere il tentativo persecutorio di coloro che anziché accanirsi nel difendere l’indifendibile, dovrebbe impegnarsi giornalmente per garantire la crescita economica del territorio identificato nella Bassa Romagna.

Distinti saluti