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Avvicinavano le persone per strada, fingendosi sordomute, chiedevano un’offerta per realizzare un fantomatico “centro internazionale per bambini poveri” ma si sono rivolte, a loro insaputa, a tre agenti della Polizia Locale che, liberi dal servizio, si erano dati appuntamento in Largo Firenze ed hanno scoperto l’inganno.

Per convincere la gente a fare una donazione, mostravano una cartellina, con tanto di carta intestata riportante il logo per disabili, la bandiera italiana e un’ulteriore immagine, indicante vari tipi di disabilità nonché le finalità dell’associazione e alcuni fogli sui quali risultavano apposte diverse firme con a fianco l’indicazione del contributo versato.

Gli agenti, ricordandosi di alcune segnalazioni apparse sui social network e giunte anche alla Centrale Operativa del Corpo, circa l’attività fraudolenta perpetrata proprio da ragazze che, fingendosi portatrici di handicap, spillavano soldi ai passanti, si sono qualificati chiedendo un documento.

A questo punto le protagoniste della vicenda, due ventenni, di nazionalità romena, hanno cominciato “sorprendentemente” a parlare tra loro, ammettendo di non essere sordomute, di non far parte di alcuna associazione e di essere ricorse a questo stratagemma per raccogliere denaro. Dopo le procedure di identificazione, proseguite al Comando di Piazza Mameli, a carico delle due donne è scattata la denuncia in concorso, per esercizio molesto dell’accattonaggio.