In relazione all’interrogazione presentata dal Consigliere Ancisi e indirizzata al Sindaco Alessandro Barattoni nei giorni scorsi, Ravenna Manifestazioni ha inviato una nota agli organi di stampa:

“Deve preliminarmente specificarsi che la Fondazione Ravenna Manifestazioni è un ente di diritto privato e non un soggetto di diritto pubblico. Chi la cita come tale le attribuisce una qualificazione non corretta: per la precisione, e secondo le definizioni ANAC, la Fondazione non è nemmeno qualificabile quale ente “in controllo pubblico” (delibera 1134 del 08-/11/2017) bensì come soggetto “partecipato” dal pubblico.

Pertanto, la procedura erroneamente definita “bando pubblico” – relativa alla Direzione artistica del Teatro di tradizione – è invece una “manifestazione d’interesse”, propria degli organismi, appunto, di diritto privato che possono altresì del tutto legittimamente attivare contratti diretti di natura fiduciaria.

In secondo luogo, deve esplicitarsi che Michele Marco Rossi è stato sì prescelto come co-direttore artistico della Fondazione, dal Consiglio di amministrazione del 4 agosto 2025, ma il rapporto giuridico che si sarebbe poi andato ad attivare – con le procedure amministrative del caso – non era una “assunzione” (di lavoro dipendente) bensì un incarico professionale verso un lavoratore autonomo.

A tal riguardo si deve osservare che alla data in cui è stata pubblicata la notizia del rinvio a giudizio, con Michele Marco Rossi non era ancora stato sottoscritto alcun contratto da parte della Fondazione. La richiesta di una dichiarazione sostitutiva a certificazione di eventuali procedimenti penali in corso non è stata – visto quanto accaduto – poi adempiuta da Michele Marco Rossi per la sua rinuncia all’incarico prima della formalizzazione del contratto.

In assenza di tale dichiarazione, sempre a seguito di quanto prima indicato, e stante la inesistenza di un rapporto giuridico fra la Fondazione e Michele Marco Rossi, ab origine, non si pone alcuna questione di mantenimento o perdita del posto di lavoro o meglio dell’incarico professionale.

Per quanto attiene l’Amministrazione trasparente, naturalmente l’incarico di Anna Leonardi sarà pubblicato appena terminata la sua formalizzazione”.