“La Sindaca di Russi, Valentina Palli, è una rappresentante istituzionale. E come tale, sicuramente, una persona di potere, nei limiti in cui si può così considerare quello esercitato in un piccolo comune di poco più di 12mila abitanti, esteso su una cinquantina di chilometri quadrati. Prima ancora, però, per qualcuno, viene evidentemente il fatto che si tratta di una donna. E basta questo per delegittimare quello che pronuncia, svilito entro categorie di pensiero che pensavamo sinceramente avessero da tempo esaurito la possibilità di venire espresse nel nostro contesto culturale.

Secondo quanto denunciato dalla stessa Sindaca il contenuto di quel che dice può infatti ancora oggi venire attaccato in quanto proveniente da una donna. Non già messo in discussione, come ogni discorso del resto, sulla base dell’esercizio del pensiero critico. Nossignore, il pensiero della Sindaca giovedì sera è stato privato dello statuto della razionalità perché viziato da limiti che sarebbero connaturati al genere femminile. «Per me era attaccata da una crisi di depressione post partum, visto che aveva avuto un bambino da poco, perché per dire una cosa del genere bisogna che uno non abbia il totale equilibrio mentale». Questo ha detto nei suoi confronti un’altra persona di potere, un uomo, dirigente regionale, ora in pensione, ma prima ancora politico a Ravenna, assessore, presidente del consorzio Marinara e tante altre cose, per decenni legato alle amministrazioni di quello stesso centrosinistra che da decenni “governa” a Russi come a Ravenna. L’occasione è stata una serata sull’alluvione tenutasi a Conselice. Ma il tema all’ordine del giorno dell’incontro sbiadisce di fronte all’attacco sferrato da Claudio Miccoli a Valentina Palli. Che altro non evoca se non una svalutazione della possibilità stessa di un pensiero razionale nelle donne per ragioni naturali, fisiologiche e, anzi, conseguenti ad una patologia propria del genere femminile. Roba antica, accuse vecchie, insulti che pensavamo lontani nel tempo e che, invece, sono freschi freschi.

Per limitato che sia il potere che Valentina Palli può incarnare lo ha tuttavia usato per replicare all’attacco. E bene ha fatto. Sulla pagina istituzionale fb del Comune di Russi è stato postato un video della stessa Sindaca così accompagnato: «Questo è ciò che è stato detto ieri, durante un incontro pubblico, nei confronti della Sindaca di Russi. Un attacco ignobile e inaccettabile verso una rappresentante delle istituzioni solo perché donna». Nel video, realizzato dall’Ufficio Comunicazione del Comune di Russi, si ascoltano le frasi pronunciate da Miccoli e la replica a distanza di Palli: «Mi definisce una persona in preda a una depressione post partum senza capacità mentali. Mi chiedo perché non ha avuto il coraggio in quella iniziativa pubblica di dirmi le stesse cose e mi chiedo se ancora nel 2024 noi donne dobbiamo essere sottoposte a questo livello di inaudita e di inaccettabile violenza. Ho deciso di tutelare la mia dignità in tutte le sedi non solo per me stessa ma per tutte le donne».

Ravenna in Comune appartiene alla sinistra e non al centrosinistra e non si riconosce nel mondo di istituzioni declinate quasi esclusivamente al maschile della foto che accompagna questo scritto. Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Valentina Palli e anche a tutte le donne con meno possibilità di replica della Sindaca di Russi come bene lei stessa comprende quando dice: «Come donna mi sono state indirizzate delle parole irricevibili che affronterò convintamente a tutela mia e di tutte le donne». Nel nostro programma politico abbiamo messo al centro di ogni «impegno sul piano politico, culturale e sociale per una diversa qualità del rapporto tra i sessi basata sul rispetto reciproco e sull’autodeterminazione […] agire sull’insieme di fattori della vita quotidiana che alimentano gli stereotipi femminili e maschili, attraverso l’educazione e la prevenzione». Si tratta di un impegno quanto mai attuale anche alla luce delle vergognose parole ancora oggi rivolte ad una donna nel suo fondamentale ruolo di rappresentanza istituzionale di un territorio e di una collettività.”

 

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