“Che differenza c’è tra l’annuncio di un’opera pubblica e la sua effettiva realizzazione? Per il Sindaco nessuna, per noi, invece, la differenza è sostanziale. Così non dovremmo scandalizzarci (eppure ugualmente ci indigna) quando l’ennesimo annuncio è stato annullato con il sottotitolo “abbiamo scherzato (ancora)”. Non è stato il Sindaco a dare l’annullamento, perché il Sindaco si dedica solo agli annunci da prima pagina mentre le cancellazioni prendono due righe in fondo in fondo. Il mese scorso è toccato all’assessore Costantini, in veste di responsabile delle partecipate della Giunta, seppellire in Commissione consigliare il progetto di realizzare la nuova sede della Polizia Municipale nell’area ex ATM di via delle Industrie. «Potrebbe andarci la Motorizzazione Civile», ha aggiunto, ma senza troppa enfasi perché se ci avesse creduto veramente sarebbe stato l’ennesimo annuncio da Sindaco. Come, in effetti, era avvenuto il 21 novembre 2019 quando, in una conferenza stampa appositamente convocata, Michele de Pascale aveva annunciato al mondo: «Una nuova sede è fondamentale per riorganizzare in una struttura rinnovata i principali servizi di supporto alle attività della Polizia locale. Sono consapevole che l’attuale sede sia ormai insufficiente e come Amministrazione ci siamo presi l’impegno di individuarne una nuova, più adatta e capace di accogliere l’intero comando. Ravenna Holding procederà all’esecuzione. L’intervento prevede la ristrutturazione di un fabbricato esistente (ex uffici Atm) sul fronte strada (via delle Industrie)». Seguivano i dettagli.

La Polizia Municipale si trova nel complesso di Piazza Mameli e via Rocca Brancaleone (ex chiesa di Santo Stefano degli Ulivi, già caserma dei Vigili del Fuoco, e fabbricati annessi) dal 1994. Dal luglio 2010 si iniziò a parlare di trasferirla presso la ex sede dell’ATM, in via delle Industrie. Risale infatti a quel periodo l’accordo che prevedeva la realizzazione dell’edificio da parte di Ravenna Holding. Ma non vi fu data attuazione. Piuttosto, dal 2012, si spostò una parte dei lavoratori creando un distaccamento in Darsena, nell’ex sede della Dogana. De Pascale, a dire il vero, di annunci sulla nuova sede della Polizia Municipale ne aveva fatto molti altri prima di quello fatidico di fine 2019. Appena eletto, nel 2016, aveva confermato il trasferimento in via delle Industrie. Poi a metà 2018 aveva tirato fuori l’annuncio: «Stiamo lavorando a una proposta. Vi stupiremo, non siamo lontani dal presentarla». Ad inizi 2019, però, aveva ri-annunciato: «Ci siamo dati come termine ultimo la metà del 2019 per la decisione». A novembre dello stesso anno, per la verità, non aveva ancora detto niente ma venne giù mezzo chilo di soffitto nella sede di Piazza Mameli prendendo in pieno una lavoratrice, salva per puro miracolo. Così il Sindaco fu costretto a intervenire in fretta e furia: «Fortunatamente l’agente non ha riportato lesioni gravi. Sono consapevole che l’attuale sede della Polizia locale sia ormai inadeguata e per questo motivo come amministrazione ci siamo presi l’impegno di individuarne una nuova che sia adatta alle esigenze e capace di accogliere l’intero comando. Posso già annunciare che la nuova sede è stata individuata e che le risorse per finanziare l’intervento sono state reperite. Giovedì 21 novembre convocheremo una conferenza stampa in Municipio per comunicare il luogo della nuova sede della Polizia locale e di illustrarne tutti i dettagli del progetto di intervento». Come detto, l’idea era, dopo 10 anni, di tornare al punto di partenza: nell’area dell’ex ATM.

Anche questa volta, però, non se n’è fatto nulla. A fine 2021 era il vicesindaco Fusignani a lanciare la palla in tribuna: «Temo che i tempi saranno più lunghi del previsto, non dipende dal Comune ma da Ravenna Holding. E comunque è meglio fare lavori efficienti in tempi più lunghi. In questi anni l’emergenza Covid non ha aiutato, poi ci sono state le elezioni…». Costantini, invece, ora tira fuori «l’esplosione dei costi che invita a maggiore cautela. Perché la situazione non è facile per i mercati finanziari e per l’economia reale…».

Come Ravenna in Comune vorremmo tanto richiamare al rispetto degli impegni assunti e alla responsabilità per quando li si cancella. Ma sarebbe sforzo inutile. Qui si tratta piuttosto di una solenne presa in giro della cittadinanza e delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia Municipale. L’ennesima.”