“Il 2 agosto 1980 alle 10 e 25 esplodeva la stazione di Bologna e con la bomba saltavano in aria tante e tanti che si trovavano a passare di là. Si contarono 85 morti e più di 200 feriti. Quella di Bologna è la strage per definizione dalle nostre parti. Di Stato e fascista, come altre ce ne furono. La ricordiamo attraverso il lavoro di Dissenso Cognitivo realizzato lo scorso anno per la stazione di Classe. Ne riportiamo la dichiarazione in cui ci riconosciamo: “Ho deciso di affidare la costruzione del bozzetto alla IA (intelligenza artificiale) perché ho pensato che a distanza di anni non abbiamo ancora ottenuto la ‘distanza emotiva’ necessaria a capire un evento del genere. Questa distanza l’avremmo ottenuta se ci fosse stata una chiarezza giuridica e politica sulla strage, mentre rimane solo dolore e rabbia”.

Ancora adesso, dopo 42 anni, per Ravenna in Comune rinnovare il ricordo è rinnovare la rabbia e il dolore. Per allora. Per oggi. Per sempre.”