“Ieri l’ex premier Giuseppe Conte ha benedetto l’accordo fra un pezzo di quello che rimane dei 5 Stelle di Ravenna ed il PD di De Pascale. Nessuno scandalo – da tempo il PC aveva denunciato l’assuefazione alle forze liberiste del M5S, oggi costola del PD – ma cogliamo l’occasione per ricordare ai tanti ravennati che una volta votavano PCI ed ora, invece, votano per il PD e per De Pascale almeno tre buoni motivi per non votare per un partito che appartiene ad una delle fazioni della destra liberista.

– Il PD di De Pascale appoggia la NATO e l’Alleanza Atlantica, responsabile della tragedia afghana e di tante altre inutili, sanguinosissime e costosissime guerre in giro per il mondo. Miliardi di euro spesi in armi e non nella sanità pubblica, nella scuola pubblica e per la sicurezza sui luoghi di lavoro;

– il PD di De Pascale parla di antifascismo ma vota la risoluzione UE che paragona il nazismo al comunismo, non risponde alle richieste per intitolare un luogo pubblico della città ad un’eroina della seconda guerra mondiale e non si reca al cimitero di Ravenna per contestare i neofascisti che omaggiano Muti e la Decima MAS, anzi al contrario concede le autorizzazione per celebrazioni neofasciste a Ravenna e non apre bocca. Chi tace acconsente, ci viene da pensare.

– il PD di De Pascale è legato ai poteri della finanza mondiale, a Confindustria e al grande capitale, specializzati nello sfruttamento, nelle delocalizzazioni e nel tagliare il costo del lavoro ed i diritti dei lavoratori. Privatizzazioni e business ad ogni costo, perche’ la classe sociale di riferimento del PD e’ la classe capitalista. Per il resto solo tante belle e vuote parole, la finta retorica che serve per lavare i panni sporchi.

Tre semplici motivi fra i tanti altri che dovrebbero essere sufficienti per far decidere un comunista di NON votare per il PD e per De Pascale ma per Lorenzo Ferri.

A Ravenna, infatti, i comunisti  votano per Lorenzo Ferri e non per l’ipocrisia, il falso buonismo ed il perbenismo di maniera del PD.”