Riflessione sul Tempo e sull’Amore, Days of Being Wild è il secondo film in programma al Cinema Europa per la rassenga che il cineclub Il Raggio Verde ha deciso di dedicare a Wong Kar-Wai, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico di Hong Kong, punto di riferimento e contemporaneamente figura atipica del cinema Orientale dagli anni Novanta ad oggi.

Dopo l’evento inaugurale con As Tears Go By, l’appuntamento è per martedì 8 marzo con il secondo film da regista di Wong Kar-Wai. Lo spettacolo inizierà alle ore 21.

Due anni dopo il suo debutto da regista, nel 1990 Wong Kar-Wai realizza una pellicola che, inconsapevolmente, rappresenterà il suo modo di lavorare futuro in molti altri film. La produzione arriva sul set con una sceneggiatura non definita. Lo script è in continuo mutamento anche durante i giorni di ripresa. Wong Kar-Wai continua ad aggiungere e sostituire scene e dialoghi, i tempi di produzione sono lunghissimi, le riprese si interrompono più volte. Il regista si distacca completamente dal rituale produttivo classico per calare il pubblico in un universo di anime bisognose d’amore dominato dall’inesorabile scorrere del tempo. Una storia raccontata in quattro movimenti: un omaggio a Robert Bresson e alla Nouvelle Vague; un ritorno ai B-movie con movimenti di macchina articolati e raffinati piani sequenza; un gioco sperimentale sulla profondità di campo; l’ultima parte del film riprende i temi della seconda alzando il livello di dinamicinità dell’azione.
Il film ha trionfato al 10° Hong Kong Film Awards, imponendo il nome di Wong Kar-Wai nel panorama cinematografico hongkonghese e aprendo al regista la strada ai festival internazionali. Il film tuttavia è stato proiettato la prima volta sugli schermi cinematografici italiani solo l’anno scorso, a 30 anni dalla sua uscita in sala.

TRAMA:

Hong Kong, 1960. Il giovane e dolente Yuddy fa innamorare l’ingenua Su Li-zhen (Maggie Cheung) e la disinvolta Mimi (Carina Lau). Mentre Su Li-zhen non riesce a consolarsi con Tide (Andy Lau), Yuddi va nelle Filippine in cerca della madre che non ha mai conosciuto e delle radici che lo possano ancorare alla vita.

La figura centrale del film è Yuddi, che fa da motore per tutti gli altri personaggi avviandoli e lasciando loro la scena. Ad ogni personaggio che si innamora o incontra Yuddi viene dato equo spazio per conoscerne la vita ed i tormenti e la storia arriva a concentrarsi talmente su di loro tramutando il film in una storia quasi corale su chi ha conosciuto o amato il protagonista.

“Una questione di stile” è il titolo dell’iniziativa che la casa di distribuzione friulana Tucker Film ha ideato per riportare in sala in Italia alcuni dei capolavori realizzati da Wong Kar-Wai e restaurati dallo stesso regista. Un’occasione per celebrare il cinema al cinema, nata nel difficile periodo della pandemia, per far conoscere Wong Kar-Wai alle nuove generazioni.

Dopo la proiezione la scorsa estate di Hong Kong Express e Happy Together, Il Raggio Verde ha organizzato per il mese di marzo tre serate al Cinema Europa programmando la proiezione di tre titoli che hanno caratterizzato l’inizio di carriera da regista di Wong Kar-Wai, tre titoli che racchiudono già gli aspetti fondamentali dell’estetica e del modo di lavorare del regista.

L’ultimo appuntamento della rassegna è in programma il 15 marzo, quando sarà proiettato Angeli perduti (1995)

Prezzo dei biglietti:

intero 7 euro

convenzioni 6 euro

tessera cineclub Il Raggio Verde 5 euro.