Si consolida sempre di più la collaborazione tra Università e imprese portuali ravennati, afferma Giannantonio Mingozzi presidente di TCR, nonostante le criticità del momento ed i volumi in calo per tutta la portualità italiana. Ma Ravenna, in questo avvio di anno accademico 2020/2021, offre alcuni dati e risultati che ci fanno ben sperare per il futuro, almeno sotto il profilo della qualità formativa e delle opportunità lavorative nel porto. Giungono oggi al 3° anno le due lauree triennali in Legge ad indirizzo logistico, trasporti e sistemi portuali e quella sulla sicurezza agroalimentare; anche il Master ad indirizzo marittimo compie tre anni, e tutte queste opzioni del diritto registrano una crescita di immatricolazioni a Ravenna che va dal 12 al 15 per cento.
La decima edizione del corso “Tecnici per la logistica” apre le iscrizioni e si avvale del sostegno di Confindustria, delle principali aziende del nostro porto nonchè di importanti imprese emiliano-romagnole. Anche Ingegneria avvia una nuova Magistrale ad indirizzo portuale, mentre resiste con ottimi risultati e nuovi iscritti la triennale ravennate di “Off-Shore” nonostante le difficoltà del settore. Ravenna è ormai, a tutti gli effetti, città universitaria e l’inaugurazione delle lezioni di Medicina, i successi di Scienze Ambientali e le nuove proposte di Beni Culturali che registrano incrementi nelle immatricolazioni ne sono sicura conferma. Ma non dimentichiamo, conclude Mingozzi, che gli universitari iscritti alle lauree ad indirizzo portuale ed ai corsi di perfezionamento, sono ormai più di 400 e questi studenti si apprestano ad accompagnare imprese ed economia ravennate verso un porto che sia di tutta l’Emilia Romagna. E’ questa la priorità per tutti i giovani che scelgono Ravenna e la competenza portuale che gli viene offerta e sono sicuro che la sensibilità che abbiamo dimostrato come imprese del porto sarà ben ripagata.