“La convenzione sottoscritta ieri dal Dipartimento ravennate di Beni Culturali dell’Ateneo e dalla Fondazione Parco Archeologico di Classe che istituisce cinque laboratori didattici per la formazione di tecnici del restauro dei beni culturali all’interno del Museo stesso è una buona scelta dell’Università che avvia una strada coraggiosa ma molto utile agli studi ravennati” afferma Giannantonio Mingozzi, esponente del PRI ravennate. “Una collaborazione attiva alla quale andrà garantita la necessaria continuità, anche dagli enti pubblici, e che oggi conta su di una cinquantina di studenti già impegnati nei laboratori; mi fa piacere, continua Mingozzi, che una sede così importante e impegnativa come Classe, dal punto di vista della storia e della qualità museale ma anche delle opportunità turistiche e della ricerca archeologica, possa annoverare la preparazione di studenti capaci di valorizzare l’arte ed il mestiere del restauratore con competenze rivolte ai mosaici antichi, materiali lapidei, stucchi e affreschi, leghe e metalli, ceramici e vitrei”. “Per Ravenna ogni percorso universitario dedicato al restauro ed alla innovazione con nuove tecnologie di intervento e di tutela è in simbiosi con la storia della città e la sua conoscenza nel mondo, per questo vanno ringraziati gli artefici della collaborazione a partire da Giuseppe Sassatelli e Francesca Masi, Anna Chiara Fariselli e Barbara Ghelfi nonchè il presidente del Campus Luca Cipriani che sapranno sostenere con i mezzi necessari una scelta eccellente, consolidando sempre di più un insediamento di studi a suo modo strategico”.


























































