“Vogliamo con questo intervento fare un punto della situazione su come sta evolvendo il tema mense, sollevato alcuni mesi fa proprio dalla nostra lista civica” scrive Alessio Grillini per Io Faentino, cogliendo le lamentele e i dubbi di molti genitori sorti in questi mesi.
“Un tema che vede lamentare, questa è la sintesi, tante famiglie per pasti poco appetibili per i bambini”
“Dobbiamo riconoscere il grande impegno che il Comune, e l’assessore Sangiorgi, hanno messo in questa situazione, dando disponibilità ad un dialogo, inserendo una dietista da gennaio per rivedere i menù previsti dall’Asl, e convocando una commissione mense straordinaria. Tutto questo nel segno di un grande attenzione vero i nostri bambini” continua Grillini.
“Tuttavia riscontriamo ancora le seguenti criticità. La commissione mensa è limitata ad un numero rappresentativo di genitori ed insegnanti volontari, che sicuramente hanno una sensibilità diversa e più particolare rispetto alla media delle famiglie. È pertanto necessario trovare un modo per raccogliere il giudizio di tutte le famiglie coinvolte. (Idea: Questionario on line?)
La dietista ha fatto un lavoro di revisione dei menù, inserendo più verdura e proposte diversificate, e questo è apprezzabile, ma ancora oggi i piatti risultano troppo lontani dal gradimento dei bambini. Questi ultimi, di fronte a certe pietanze, sembra non le vogliano neppure assaggiare.
Riteniamo che si possa fare ancora un passo avanti, pur rispettando i criteri di varietà e di educazione a tavola, senza però uscire dalla semplicità della nostra cucina romagnola, che è quella che i bambini conoscono e che rappresenta la nostra identità culturale.
Riscontriamo inoltre che in alcune scuole ci si lamenta di piatti preparati in maniera discutibile dal punto di vista igienico.
I questionari compilati dagli insegnanti sul gradimento dei pasti da parte dei bambini, spesso severi, non sappiamo in che modo vengono considerati dall’azienda che eroga il sevizio.
Io stesso ho partecipato ad una mensa per assaggiare il miglio verde al ragù vegetale, ma purtroppo è stato cambiato il menù, che viene deciso (e non può essere variato salvo deroghe che in questo caso non sussistono) ogni tre mesi e pubblicizzato sui social del comune, e mi sono trovato a mangiare tutt’altro. Riso al pomodoro. Sebbene, mi piace dirlo, ho dato un giudizio complessivamente  positivo sia al pasto che al sevizio.
Il giorno successivo il menù è stato ancora cambiato poiché era prevista carne il primo giorno di Quaresima (tale data non può essere di certo considerato un imprevisto), senza che i genitori ne fossero messi a conoscenza. Consideriamo che molti di questi lasciano a a scuola i figli proprio in base al menù prestabilito.
La variazione dei pasti deve essere comunicata con largo anticipo, anche perché si tratta di un servizio pagato. E questo non è accettabile.
Riteniamo quindi si sia imboccata la strada giusta, ma che si possa ulteriormente migliorare il meccanismo.
Ci piacerebbe a tal proposito confrontarci anche con chi eroga il servizio, rimanendo comunque fiduciosi, proprio per l’impegno che l’amministrazione sta profondendo”.