Sabato 1 marzo alle 10.30, alla biblioteca «Fabrizio Trisi» di Lugo Gianfranco Miro Gori presenterà il suo libro Ceppo e mannaia. Anarchici e rivoluzionari romagnoli nel mondo (edizioni Interno4 2022), uno spaccato sulla Romagna ribelle, anarchica e rivoluzionaria tra l’Ottocento e il Novecento.
Il volume, il cui titolo riprende il motto di saluto libertario “Zoca e manera”, racconta le storie di tredici rivoluzionari romagnoli, per lo più anarchici, vissuti tra Ottocento e Novecento.
Alcuni molto noti, tra i quali Andrea Costa, primo deputato socialista eletto nella circoscrizione di Ravenna (a cui Lugo apparteneva), in gioventù internazionalista anarchico come il lughese Francesco Piccinini, ucciso a sangue freddo per odi politici. Nel libro anche Giovanni Pascoli, che da giovane fu un ardente militante socialista-rivoluzionario, e Armando Borghi di Castel Bolognese, a cui è stata intitolata la locale biblioteca libertaria; e poi ancora l’ex garibaldino savignanese Pietro Cesare Ceccarelli, promotore con Carlo Cafiero ed Errico Malatesta della cosiddetta banda del Matese, il lughese Paolo Lega, che attentò alla vita di Francesco Crispi.
Un viaggio lungo quasi un secolo che parte dal socialista anarchico Carlo Pisacane e dall’ex-mazziniano Felice Orsini, autore del fallito attentato contro Napoleone III del 14 gennaio 1858, e si conclude con la figura del partigiano Silvio Corbari.
Gianfranco Miro Gori, già sindaco di San Mauro Pascoli tra il 2004 e il 2014, è studioso e scrittore con interessi che vanno dal rapporto tra cinema e storia alla narrativa, dalla poesia dialettale alla storia del movimento resistenziale. Presidente dell’Anpi di Forlì-Cesena, è ideatore del «Processo X agosto» che ogni anno si tiene a villa Torlonia.
L’incontro, a partecipazione libera, è organizzato in collaborazione col centro studi sulla Romandiola nord-occidentale. Interverranno lo studioso Alessandro Luparini, direttore della fondazione «Casa di Oriani» e della biblioteca di storia contemporanea «Alfredo Oriani», e Viviana Bravi del centro studi Romandiola.