Lunedì 7 ottobre l’hotel Ala d’oro di Lugo (corso Matteotti 56) ospita, alle 21, la presentazione del libro Nel nome di Dante (Ponte alle Grazie) di Marco Martinelli, nell’ambito della XVI edizione del Caffè letterario.

Ha ancora senso leggere, o rileggere, la Commedia di Dante Alighieri, quella che Boccaccio definì Divina? Che cosa ha da dirci oggi il Padre della nostra lingua? Probabilmente tanto. Basta mettere da parte il Monumento della letteratura italiana che tutti ci invidiano, quello che si è obbligati a studiare a scuola, e considerarlo anzitutto un uomo come noi. Un uomo però attento al mondo circostante. Il Dante in carne e ossa è stato, come tutti, ragazzo e da ragazzo ha visto la sua città, Firenze, dilaniata dal conflitto tra guelfi e ghibellini; crescendo è diventato letterato e poeta, cittadino impegnato in politica, e per questo costretto all’esilio; vittima infine della malaria verrà sepolto lontano dalla sua patria, a Ravenna. Dante aveva conosciuto la realtà dell’inferno in terra e l’ha trasfigurata con la forza della sua immaginazione nell’Inferno, aveva sperimentato la possibilità di ricominciare e l’ha trasposta nel Purgatorio, aveva conosciuto la potenza dell’Amore e l’ha sublimata nel Paradiso.

Introduce la serata Gianni Parmiani. La presentazione del libro sarà accompagnata dalle letture di Roberto Magnani.

Marco Martinelli, nato a Reggio Emilia, è tra i maggiori registi e drammaturghi del teatro italiano. Il ruolo che meglio lo descrive è quello di “poeta di compagnia”: le sue opere infatti nascono dall’interazione con gli attori del Teatro delle Albe, fondato nel 1983 insieme a Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni. Venticinque anni fa ha dato vita alla non-scuola, una pratica teatrale che mette in contatto gli adolescenti con i grandi classici del teatro.

L’ingresso è libero. La rassegna è curata da Patrizia Randi, Claudio Nostri e Marco Sangiorgi con il patrocinio del Comune di Lugo.

Il programma completo è disponibile sul sito http://caffeletterariolugo.blogspot.it/.