Iniziate le operazioni di bonifica della bomba della Seconda Guerra Mondiale a Granarolo

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Iniziate le operazioni di bonifica della bomba della Seconda Guerra Mondiale a Granarolo

Sono iniziate le operazioni di bonifica della bomba da 500 libbre (circa 226 Kg) di fabbricazione statunitense e risalente alla Seconda Guerra Mondiale rinvenuta a Granarolo, un un campo tra via Donesiglio e via Quaglia.

La bomba, considerata “armata in sicurezza” dagli artificieri dell’Esercito appartenenti all’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti ‘Folgore’ di Legnago, sarà privata delle due spolette d’innesco, sarà prelevata e trasportata in un terreno nel Comune di Solarolo, in via Fabretti) dove sarà fatta brillare in sicurezza.
Per consentire le operazioni di neutralizzazione in sicurezza dell’ordigno è stata fatta evacuare la popolazione residente all’interno di un raggio di circa 850 metri dal punto del rinvenimento a Granarolo. Le operazioni di evacuazione sono iniziate alle 6 di domenica mattina. Evacuati anche i residenti a Solarolo in un raggio di 450m dalla zona dell’esplosione.
Diverse saranno le tecniche con le quali gli operatori dell’esercito potranno neutralizzare le spolette dell’ordigno. S’inizierà con una chiave a razzo, manovrabile a distanza di sicurezza. Nel caso il primo tentativo non dovesse concludersi positivamente, si procederà sulle spolette con una chiave a impatto, sempre a distanza di sicurezza. In caso anche questa tecnica non dovesse produrre un risultato positivo, i militari dovranno procedere manualmente.
L’inizio delle operazioni della seconda fase della bonifica, dopo la neutralizzazione delle spolette di innesto, è prevista intorno alle 10.30-11, quando la bomba verrà trasferita da Granarolo a Solarolo.
Il brillamento della bomba a Solarolo è stimato per la fine della mattinata.
Prima dell’inizio delle operazioni, si è proceduto anche alla messa in sicurezza delle condutture e degli edifici.

Nei locali della scuola media Bendandi, in via via Pritelli 14 a Granarolo Faentino è stato allestito il Com, il Centro operativo misto, e un’area di accoglienza per la popolazione, presieduto da un funzionario della prefettura e del quale fanno parte i rappresentanti di enti e istituzioni coinvolte a vario titolo nelle operazioni