Dall’8 ottobre al 15 marzo, quattro opere autentiche in gesso di Antonio Canova, di proprietà dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, saranno esposte a Roma, presso Palazzo Braschi all’interno della Mostra dei Musei capitolini.
Il progetto dedicato al Canova, massimo esponente del Neoclassicismo in scultura, approfondirà il rapporto tra l’artista e la Capitale, a cura del prof. Giuseppe Pavanello, docente di storia dell’arte moderna all’Università degli studi di Trieste.
L’Accademia ravennate valorizza il patrimonio storico, con fini anche didattici, della propria gessoteca, nonché della città di Ravenna. I primi gessi, di cui è dotata l’Accademia di Belle Arti, arrivarono nel 1829.
Per il progetto sono state selezionate 4 opere, tra le quasi 700 di vari artisti, presenti nella stessa gessoteca, seguendo il criterio di possibilità di spostamento senza comprometterne la conservazione, che sarebbe risultato più difficile da rispettare per altre opere in condizioni di maggiore fragilità.
A Roma arriveranno 3 volti in gesso dal MAR, ovvero Endimione, Polluce e Castore, e la Stele funeraria di Giovanni Volpato dal Liceo artistico della città di Ravenna.