La perturbazione attesa sulla nostra provincia è arrivata, ma invece della pioggia, che sarebbe stata vera e propria manna dal cielo in un contesto di allarme siccità ormai conclamato (con le precipitazioni in calo del 40% rispetto alle attese), è arrivata la temuta grandine. Nel primo pomeriggio di oggi, dal cielo è sceso un intenso bombardamento di ghiaccio che si è abbattuto sull’alto Faentino, prendendo di mira le colline di Brisighella e Casola Valsenio e in particolare gli albicocchi, già piuttosto avanti con le fioriture.
Al momento sono in corso le verifiche degli agricoltori locali, invitati da Coldiretti a segnalare danni al fine di delineare con precisione il territorio colpito, operazioni indispensabile per accertare le eventuali perdite economiche e fondiarie subite con la conseguente individuazione dei benefici di legge applicabili.
“Confidavamo in questa perturbazione per ‘dare respiro’ alle riserve idriche e quindi alle coltivazioni, già provate dalla forte siccità – commenta Nicola Grementieri, Presidente Coldiretti per il Comprensorio dell’Alto Faentino – e invece, al danno, si aggiunge la beffa della grandine di marzo e del clima pazzo col quale gli agricoltori, ormai da anni, sono costretti a fare i conti”. A Grementieri fa eco il Presidente provinciale Coldiretti Nicola Dalmonte: “Non è certo un buon inizio di annata dal punto di vista climatico – commenta – gli sfasamenti stagionali sono un problema sempre più serio con conseguenze devastanti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio, tutti aspetti che finiscono col colpire direttamente chi vive d’agricoltura e per i quali servono politiche serie di prevenzione e programmazioni adeguate”.