“La politica dei ‘porti chiusi’ ha avuto un successo oltre ogni aspettativa e il numero limitatissimo di sbarchi dal mare, rispetto agli anni passati, può solo giovare al paese e agli stessi migranti in termini di sicurezza, morti e traffici di carne umana. Chi ne risente sono gli altri, chi beneficiava dei flussi illegali e chi oggi continua a sostenere l’attività di certe ONG, tutt’altro che disinteressate ideologicamente” afferma Samantha Gardin, segretario provinciale della Lega.
“Ci piacerebbe sapere, poi, se l’assessore Valentina Morigi, così attenta ai diritti di stranieri che probabilmente non hanno alcun diritto a rimanere nel paese, ha prestato la dovuta attenzione anche a fenomeni come quello dell’insediamento in Romagna della pericolosissima e potentissima mafia nigeriana, il cui presunto capo locale risiede a Ravenna e all’apparenza, secondo quanto riporta alla stampa, avrebbe condotto una normale vita da lavoratore” continua Samantha Gardin.
“Come in altri casi, lo straniero della porta accanto si può rivelare un attivista fondamentalista o un componente di pericolose organizzazioni criminali. Con questo, ovviamente, non facciamo di tutt’erbe un fascio. Anzi, il contrario. Ma è provato che con gli sbarchi illegali, gestiti per lo più dalla criminalità organizzata, e i porti aperti della sinistra e di tante associazioni, enti e cooperative, che hanno lucrato su questo business, sono entrati in Italia, insieme ai pochi effettivamente in fuga giustamente accolti, tanti destinati a ingrossare le fila già numerose della criminalità e della forza lavoro schiavizzata, a bassissimo costo” commenta ancora il segretario provinciale della Lega.
“Solo gli illusi possono credere che Pd e sinistra siano mossi, nelle politiche migratorie, dal solidarismo e dall’umanitarismo. Nella realtà, sono foglie di fico per nascondere un blocco di interessi combinati che punta a mantenere il business immigrazionista e a indebolire l’Italia e la linea di sicurezza, di contrasto agli sbarchi illegali e di tutela dei confini promossa in particolare dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini” prosegue la Gardin.
“L’invito che rivolgiamo al Pd è quindi quello di prendere atto dei gravi errori fatti in tema di politiche migratorie. Concretezza, pragmatismo e benefici per il paese, come prevedono le nuove norme su sicurezza e immigrazione, devono essere alla base di ogni confronto politico serio, pur da versanti alternativi. Non certo prese di posizione pregiudiziali e atti che vanno contro l’interesse degli italiani” conclude il segretario provinciale della Lega.