“Mirko De Carli, consigliere nazionale del PdF: “Molto bene hanno fatto i Vescovi CEER a dare supporto a quanto aveva già dichiarato nei giorni scorsi il presidente CEI card. Zuppi, col comunicato stampa del 01 marzo, in cui chiariscono la loro contrarietà all’iniziativa della Giunta dell’Emilia Romagna sul tema fine vita. Anche quando il malato è inguaribile va comunque curato, non soppresso investendo maggiormente per esempio nelle cure palliative. Gli inutili tentativi di questi giorni, da parte di Bonaccini Donini & C. di arrampicarsi sugli specchi andando a perfezionare quanto sancito con la delibera, dopo le critiche da parte del Comitato nazionale di Bioetica, partono da un presupposto sbagliato ovvero che la Corte Costituzionale abbia di fatto aperto l’accesso al suicidio medicalmente assistito. Non a caso Donini si difende affermando che la delibera regionale sussiste “in attesa di una legge nazionale” ragion per cui in Regione non verrà soppresso nessuno con tale delibera in quanto trattasi di tema di carattere nazionale”
Marco Dall’Olio e Carla Lodi, Coordinatore e Vice Coordinatore del PdF: “La sentenza della Corte Costituzionale stabilisce che, in alcuni casi peculiari, l’aiuto al suicidio non deve essere punito in maniera identica alla generalità dei casi. La sentenza afferma infatti, a chiare lettere, che “la presente declaratoria di illegittimità costituzionale si limita a escludere la punibilità dell’aiuto al suicidio nei casi considerati, senza creare alcun obbligo di procedere a tale aiuto in capo ai medici” e che dalla Costituzione “discende il dovere dello Stato di tutelare la vita di ogni individuo: non quello – diametralmente opposto – di riconoscere all’individuo la possibilità di ottenere dallo Stato o da terzi un aiuto a morire”, concludono Marco e Carla.”
Mirko De Carli – referente nazionale PdF
Marco Dall’Olio – Coordinatore regionale PdF Emilia-Romagna
Carla Lodi – Vice Coordinatore regionale PdF Emilia-Romagna