“Convengo sulla dichiarazione del vicesindaco Eugenio Fusignani che Ravenna non è un Far West, tuttavia alcuni episodi di particolare gravità richiedono alla pubblica amministrazione di compiere ogni sforzo per fornire risposte adeguate al fine di arginare questa situazione. Mi pare che l’attuale fotografia rispecchi in larga misura quanto accaduto  alcuni anni fa nei giardini Speyer: disordini di ogni tipo, spaccio di sostanze tossiche, prostituzione e forte abuso di alcol. Inoltre, come si ricorderà, il perimetro esterno della preziosa abside della chiesa di San Giovanni evangelista era diventato un  defecatoio a cielo aperto con conseguente degrado urbano e igienico. In quelle circostanze si è agito quasi sempre a seguito di gravi episodi fuori controllo nel tentativo di rimediare qualche situazione purtroppo ormai degenerata. L’isola San Giovanni, va ricordato,  si era trasformata in una sorta di ghetto in cui  i residenti e cittadini in generale avevano un giustificato timore a transitare in quei luoghi in cui avveniva letteralmente  di tutto.

Questa premessa accostata alla grave situazione  dei giardini Speyer per rimarcare la necessità di interventi straordinari anche di natura repressiva per ristabilire la normale vivibilità nella zona di piazza Baracca per i residenti e anche in considerazione del fatto che è  uno dei principali accessi al centro storico ravennate.  Il timore, infatti, è che l’area teatro di questi gravi fatti si trasformi anch’essa in un ghetto malfamato e pericoloso destinato gradualmente al declino se non si adottano gli opportuni provvedimenti per ristabilire la normalità. L’esigenza, quindi, di unire una serie di ‘politiche’ incisive da estendere nella zona rappresentano una vera priorità per ristabilire ordine e vivibilità in una città che si auspica possa mantenere un basso indice di criminalità.”

                                                                                                                      Gianfranco Spadoni

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