“Non possiamo tollerare l’arroganza istituzionale del governatore Stefano Bonaccini. Il nostro gruppo non ha paura di ammettere visioni differenti al proprio interno su un tema tanto delicato”. Andrea Liverani, consigliere regionale della Lega, alza i toni sul tema del fine vita, spiegando le motivazioni che hanno portato il Carroccio, nel corso della seduta dell’Assemblea legislativa di ieri, a condividere il rinvio alla competente commissione dell’esame della petizione popolare.
“Evidentemente chi ha invece paura del giudizio popolare è proprio il Presidente Bonaccini, che, interviene con una delibera di giunta rispetto alla quale il gruppo Lega annuncia ogni verifica di legittimità: a prescindere dal merito – sì o no al fine vita – l’operazione della Giunta non solo è giuridicamente discutibile, anche nel conferimento dell’incarico al famigerato Comitato, ma soprattutto tradisce la linea della Assemblea” ha denunciato il leghista.
Liverani, anche consigliere comunale a Faenza, è contrario al fine vita e sul merito si è già espresso in una recente seduta del consiglio comunale. “Noi, nonostante la delicatezza del tema, eravamo pronti a discutere. Ma il Governatore si è dato alla fuga scegliendo, deliberatamente, di non essere presente. Non molto meglio hanno fatto i consiglieri di maggioranza contrari al fine vita, che non si sono opposti alla possibilità democratica di discutete del tema in aula” ha tuonato, concludendo: “Il gruppo Lega auspica che anche gli stessi colleghi di maggioranza reagiscano agli imperativi istituzionali del Presidente Bonaccini. Ormai non oltremodo tollerabili”.