Il 9 novembre 2010, l’allora sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci inaugurò il “Parco 9 novembre 1989-Caduta del Muro di Berlino” in memoria dello storico evento di cui ricorreva il trentennale. Si tratta dell’area verde posta sui retri del Lidl di via Romea Sud e del Conad di via Newton, compresa tra le vie Keplero, Pacioli e Cusano. Oggi non si trova però in condizioni rispettose.
A prescindere dallo stato generale del verde, non esaltante, sconcerta soprattutto la vista di tutta la rete di recinzione malandata, in parte letteralmente dissestata, in parte anche abbattuta o con i pali vistosamente inclinati sia all’interno che sulla viabilità pubblica. Lo si osserva nelle 14 foto allegate, con cui abbiamo ripreso il maggior numero dei tratti danneggiati
Oltre all’aspetto indecoroso, va sottolineata la pericolosità della rete per i fruitori del parco, specialmente per i bambini che, giocando e correndo, possono subirne fratture o lesioni, specie in caso di caduta dei pali di sostegno. Sorprende dunque che nessuno dell’amministrazione comunale, con compiti di manutenzione o vigilanza sulla viabilità e sulle aree aperte al pubblico, se ne sia accorto, facendo sì che vi si ponesse rimedio.
L’art. 7 del Regolamento comunale di Polizia urbana dice infatti: “Fatte salve le norme del codice penale ovvero previste da leggi e regolamenti in materia, i proprietari, ovvero i detentori a qualsiasi titolo con doveri di custodia, hanno l’obbligo di mantenere in condizioni decorose gli edifici, i fabbricati, come pure terreni, parchi e giardini privati. […] Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da Euro 150,00 ad Euro 450,00. Il Sindaco ha facoltà di provvedere a far eseguire direttamente le opere necessarie quando l’ordinanza con cui dispone gli interventi del caso non sia stata ottemperata”. L’art. 11 “Manutenzione e pulizia di immobili e terreni…” dispone poi, allo stesso modo e con lo stesse sanzioni, l’obbligo di “provvedere alla decorosa manutenzione di recinti, inferriate e cancelli”.
Queste norme verrebbero fatte sicuramente valere, anche per molto meno, nei casi in cui si trattasse di proprietà private. Ma valgono anche per le proprietà pubbliche e per chi ne ha i doveri di custodia, secondo noi a maggior ragione per il dovere di essere ad esempio.
Segnaliamo dunque quanto sopra al sindaco perché provveda opportunamente al bisogno, valutando in particolare se convenga ripristinare interamente la recinzione.