«”Nella sua prima uscita pubblica il centrosinistra ha scelto la parità di genere: una decisione figlia non dell’opportunismo, ma di un mondo che vuole rimarcare ogni sua differenza rispetto al machismo medievale della destra, che in città è guidata da soli uomini”
Queste le affermazioni di Massimo Isola, candidato sindaco alle amministrative di Faenza rilasciate domenica 9 agosto», ricorda Stefano Bertozzi, responsabile faentino di Fratelli d’Italia, che decide quindi di rispondere alle critiche del centrosinistra per l’eccessiva presenza di uomini nella coalizione avversaria.

«Le presenze femminili all’interno della coalizione di destra ci sono! Lo confermano le candidature alla lista di Fratelli di Italia e delle altre liste della coalizione» continua Bertozzi.

«Le parole di Massimo Isola suonano come un attacco gratuito a tutte le donne in genere e rimarcano pregiudizi superati che prescindono le ideologie politiche.

Sfatiamo i persistenti luoghi comuni e i miti negativi, alziamo il velo delle false rappresentazioni dell’immaginario collettivo che ha assegnato alle donne il focolaio domestico, luogo e spazio privilegiato se non esclusivo. Le donne di destra sono questo e altro: donne forti, coerenti e di rilievo (Elsa Sabatini, Nadia Sala Zamboni, Gianna Preda, firma di punta del “Borghese”, Orsola Nemi, traduttrice di Brasillach che anticipò già nel 1959, i futuri dibattiti sulle pari opportunità ed altre donne non omologate, come Cristina Campo, consulente editoriale della Rusconi, antimodernista, raffinata poetessa o Ida Samuel, fondatrice della sezione bolognese dell’associazione “Una voce”) ad altre intellettuali tra cui spicca Wilma Perina, Stefania Paternò e le tante donne presenti nei testi delle canzoni di musica alternativa di destra il cui scopo è quello di riaffermare una differenza di comportamenti e attitudini rispetto al femminismo che rivendica forza, coerenza, ma anche radicamento ai valori della maternità»

Venendo alla realtà faentina:

«Le donne di questa coalizione, e non solo, si batteranno per il cambiamento della città di Faenza, sostengono un pensiero cha va oltre ogni tipo di schematismo, anche quello di posizioni destra-sinistra stancamente contrapposta; è necessario aprire un confronto, raggiungere obiettivi trasversali spinti dalle reali esigenze delle donne e degli uomini, della famiglia e della società in una visione moderna, restaurata e non più ispirata da mere ideologie».