“Si è svolta oggi alla Camera la discussione del testo unificato delle proposte di legge sulla dichiarazione di monumento nazionale di alcuni teatri italiani. Il decreto legge ne escludeva a centinaia, ma grazie all’azione politica del Partito Democratico e alla particolare attenzione prestata dalla deputata ravennate Ouidad Bakkali, anche il teatro Alighieri di Ravenna, il teatro Masini di Faenza e il teatro Rossini di Lugo sono stati inclusi tra i teatri da annoverare come monumenti nazionali e ora l’elenco conta più di 400 edifici in Italia.

«Grazie alla nostra dura battaglia in commissione Cultura – sottolinea l’on. Ouidad Bakkali – perlomeno nell’elenco sono stati inseriti tre teatri del nostro territorio, anche se ne mancano alcuni altrettanto preziosi come, ad esempio, il teatro Rasi ospitato nella chiesa monastica di Santa Chiara costruita nel 1250.

Purtroppo dal Ministero non era stato attribuito nessun criterio per il riconoscimento dei teatri come monumenti nazionali con alto valore storico ed artistico. La proposta, del resto si limitava a una elencazione di strutture, senza aprire un confronto più approfondito e ampio sulla procedura di riconoscimento prevista a beneficio di tutte le belle e prestigiose realtà architettoniche che ci sono nel nostro Paese. Il dibattito è stato svilito a una semplice contrapposizione di singoli monumenti, mentre ci vorrebbero strategia e lungimiranza da parte del Governo e della sua maggioranza

Vorremmo discutere di spettacolo dal vivo, di investimenti in materia di biblioteche, di misure di sostegno per il cinema, di professionisti della cultura e del loro importante lavoro, mentre abbiamo assistito a un provvedimento imbarazzante. Quella di oggi è e resta un’occasione mancata per occuparci dei problemi dei teatri italiani, delle compagnie, delle produzioni. L’ennesima medaglia di cartone inventata per nascondere l’assenza di politiche di intervento e di investimento.»”