Durante il primo lockdown, 60% dei pubblici servizi non ha utilizzato nuove strategie per i clienti

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Molte aziende, soprattutto quelle finanziariamente più deboli, sono a rischio chiusura qualora il nuovo decreto del governo richiedesse ulteriori sacrifici per resistere all’aumento dei contagi da coronavirus. Confesercenti lo ha sottolineato in queste settimane in tutti i territori della provincia di Ravenna presentando il questionario condotto fra i pubblici esercizi durante il lockdown di primavera. Un questionario che da una parte parla di un crollo del fatturato per il 69% delle imprese a Ravenna e per l’80% nel lughese e nel faentino, dall’altra racconta di attività che non hanno saputo o potuto reagire alla chiusura forzata e la metà degli imprenditori è stata costretta a ridurre la forza lavoro.