Il consiglio comunale di Faenza ha votato nell’ultimo consiglio comunale un ordine del giorno dedicato al Conami, allo stallo che in questi mesi sta paralizzando l’attività del consorzio. Il documento, che prevede “iniziative da intraprendere da parte dell’Amministrazione Comunale per tutelare i diritti e gli interessi del Comune di Faenza e preservare i servizi e le risorse, anche di carattere patrimoniale, affidati al Conami” è stato votato con i voti della maggioranza. Contraria invece l’opposizione che, a più voci, ha chiesto a Partito Democratico e alleati di “seppellire l’ascia di guerra” nei confronti della sindaca e del Comune di Imola e di avviare un nuovo negoziato per il bene degli oltre venti comuni all’interno del Conami. Richieste che difficilmente verranno ascoltate visto che, come annunciato dal sindaco Giovanni Malpezzi, sono già stati avviati nuovi procedimenti legali nei confronti della prima cittadina imolese e altri sono pronti a partire. 

Le richieste dell’ordine del giorno presentato in assemblea dal Partito Democratico:

“Il consiglio comunale chiede al Sindaco e alla Giunta

  • di assumere ogni iniziativa utile e ritenuta opportuna dal punto di vista giudiziario per contrastare, sanzionare ed impugnare l’operato e la condotta del Comune di Imola e dei suoi rappresentanti nonché volte ad attivare ogni organo deputato a disporre controlli e/o la nomina di commissari od ispettori al fine di dare tutela ai diritti ed agli interessi del Comune di Faenza e dare tutela ai servizi, agli asset ed alle risorse anche di carattere patrimoniale affidati al CONAMI quale azienda speciale a carattere consortile;
  • vista la rilevanza della vicenda e dei suoi impatti sul bilancio pluriennale del Comune, di aggiornare mediante comunicazioni al Consiglio l’evoluzione della situazione;

si impegna

  • a dare indirizzo – per i fini sopra descritti – al Sindaco e alla Giunta del Comune di Faenza di studiare, approfondire ed avviare, in accordo con gli altri Comuni Consorziati:

ogni iniziativa avanti alla giurisdizione amministrativa e a quella civile nonché utile ad attivare ogni organo od autorità deputata a disporre controlli e la nomina di commissari od ispettori;

azioni di responsabilità nei confronti del Comune di Imola, della sig.ra Sangiorgi Manuela e dei sigg.ri Forte Stefania (quale nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione di CONAMI) dei sigg.ri Cristofori Giulio, Cassani Stefano (quali nominati componenti del Consiglio di Amministrazione di CONAMI) per le attività svolte dal gennaio al maggio 2019 e nei confronti del sig. Garofalo Andrea (quale nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione di CONAMI) e dei sigg.ri

Cristofori Giulio e Roversi Gianguido (quali nominati componenti dell’attuale

Consiglio di Amministrazione di CONAMI) dal 18/6/2019 a tutt’oggi;

di coordinare le azioni, le attività giudiziali con gli altri Comuni appartenenti al Consorzio CONAMI che ritengono d’avviare simili procedure”.

All’indomani del voto in consiglio comunale, in risposta all’ordine del giorno votato dalla maggioranza, il Movimento 5 Stelle di Faenza ha diffuso il seguente comunicato stampa, rinnovando alla giunta l’invito a non aprire un’altra fase storica di conflitti ma di negoziazioni:

“Per il Sindaco di Faenza la difesa degli interessi dei cittadini faentini nella gestione del consorzio Conami passa attraverso una guerra legale per aggiudicarsi le poltrone del CDA. Già perdente nel ricorso al TAR insieme a 21 sindaci, che ha comportato spese legali e indennizzi al Comune di Imola ed a Co.nami a carico delle nostre finanze, ha effettuato una nuova denuncia, questa volta pare con soli 6 sindaci, che  graverà sulle tasche di noi tutti.

Anche l’istanza presentata al Difensore Civico non ha sortito risultati utili a chiarire la fondatezza delle rivendicazioni ed a placare le rivendicazioni.

È singolare che solo nel momento in cui è cambiata la parte politica che amministra Imola, il Sindaco Malpezzi sia in rotta di collisione con il Consorzio, arrivando ad avallare un ordine del giorno proposto ed approvato nel Consiglio Comunale del 25/07/19, che esprime preoccupazione per i danni che al territorio possono arrivare da questa nuova gestione.

Preoccupazione totalmente inattendibile visto che l’amministrazione faentina è stata fino ad oggi consenziente con una gestione trascorsa  che è costata al nostro Comune milioni di euro e danni materiali seri: ambientali, con l’inquinamento causato dalla discarica Tre Monti; di qualità dei servizi con l’ormai fatiscente ed inaffidabile struttura dell’acquedotto Valle del Lamone; finanziari per il salvataggio della società di gestione dell’autodromo  e per la costituzione di nuove società controllate da Conami  di dubbia utilità in una epoca il cui la legge chiede di razionalizzare le partecipazioni.

A fronte di tutte queste denunce da noi fatte nell’arco della passata gestione, la maggioranza non ha battuto ciglio, non ha fatto rivendicazioni a favore dei nostri territori  ed ha assicurato incondizionato appoggio alla precedente gestione del Consorzio.

Pare, inoltre, che Conami abbia illegittimamente erogato compensi all’ex-Sindaco di Imola, Manca, per 124 mila euro nel periodo 2010-2018, che ora Conami chiede di riavere e non abbia utilizzato elementari regole di risparmio, come nel caso della pubblicazione dei bandi per estratto anziché integralmente, per esempio.

La sopravvenuta preoccupazione, foriera delle azioni legali, non ha impedito al Sindaco ed alla giunta di Faenza di approvare il bilancio di Conami, non ha suggerito di esercitare il diritto di recesso dal Consorzio, opzione sempre disponibile nel momento che non si condivide quanto viene proposto.

E da ultimo, non ha suggerito la necessità di collaborare alla nuova gestione per dare concreti benefici alla nostra comunità, cosa ottenibile con la negoziazione, la mediazione e la collaborazione.

Non per via legale.

Ci auguriamo che l’invito, fatto da più parti, sia ascoltato, in attesa che cambi anche l’amministrazione faentina e la gestione della cosa pubblica venga affidata a chi ha come riferimenti  la trasparenza e non i le manovre dietro le quinte, la collettività e non i personalismi, i cittadini e non le poltrone”.