Gli interventi sui ponti di Via Trieste, Via Romea e Via Stradone prevedono la demolizione e la totale ricostruzione delle tre strutture per un importo totale di oltre 2,6 milioni di euro. L’Amministrazione locale ritiene gli interventi necessari dopo che le infrastrutture sono state investite e danneggiate dalla “piena” del 19 maggio scorso.

“Questa notizia ci ha davvero colto di sorpresa, così come ci ha stupito trovare i tre ponti “cittadini” sullo scolo Lama inseriti nell’ elenco dei lavori d’urgenza richiesti alla struttura commissariale gestita dal Generale Figliuolo preposta alla ricostruzione del post alluvione” commenta il Comitato Noi Ci Siamo.

“Questi 3 ponti si trovano tutti sulla Lama, scolo che corre all’interno della città di Ravenna e che fu già messo in sicurezza dopo l’alluvione del 1996: le nostre campagne finirono sott’acqua e in città lungo la Lama vennero rialzati gli argini! Ovvio no?
Risuonano ancora nella nostra mente le parole pompose del Sindaco De Pascale quando, durante le pubbliche assemblee svoltesi sui territori colpiti dall’alluvione e davanti alla stampa, orgoglioso affermava come la sua Amministrazione avesse salvato Ravenna dall’acqua evitando l’alluvione.

Un atroce dubbio quindi ci assale: il Sindaco ha evitato o no l’alluvione in città?”

“La cosa che ci risulta per i tre ponti in oggetto è che vi sia stata una chiusura precauzionale al traffico ma nelle aree in cui sorgono i 3 ponti, PARE non vi siano stati né allagamenti, né onde di piena che possano giustificare ingenti danni strutturali, tanto da dover demolire gli esistenti. Esisterà documentazione fotografica a conferma di questi eventi atmosferici?

Questi 3 ponti prima da demolire poi da ricostruire non potrebbero forse essere opere propedeutiche alle nuove urbanizzazioni recentemente autorizzate da questa
Amministrazione ?” chiede provocatoriamente il comitato.

“Per una prima lottizzazione già a marzo di quest’anno, dunque mesi prima dall’alluvione, un consigliere comunale di una lista civica di opposizione, oltre a criticare la decisione dell’Amministrazione, in un suo articolo affermava che per tale intervento urbanistico sarebbe stato necessario il rifacimento di 2 ponti.
Potrebbe avere un suo perché anche il rifacimento del ponte sulla Lama nei pressi di Via Trieste, zona interessata da altra lottizzazione recentemente autorizzata?

Non si può certo negare che le 3 infrastrutture in oggetto necessitino di interventi di manutenzione. Ci sembra fuori luogo però vederle ricomprese tra quelle danneggiate dall’alluvione e poste a carico totale del Governo se non davvero oggetto di danni provocati dalla piena, poiché le manutenzioni per deterioramento SONO a carico del Comune.

Se davvero non vi fossero state onde di piena e allagamenti in città tali da giustificare tali interventi, si sottrarrebbero risorse preziose che al contrario dovrebbero essere destinate ad interventi nelle zone della nostra campagna ravennate, come a Roncalceci dove le strade stanno letteralmente franando e Fornace Zarattini, luoghi duramente alluvionati che a malapena appaiono negli elenchi dei lavori d’urgenza sottoposti al Commissario Figliuolo e che paiono essere dimenticati TOTALMENTE dalla Amministrazione locale”.