Lo scandalo politico gli è già costato la carica, ma sul piano giudiziario la vicenda è tutt’altro che chiusa. La Procura di Ravenna ha presentato ricorso al Tribunale della Libertà per chiedere la massima misura cautelare nei confronti di Mattia Missiroli, ormai ex sindaco di Cervia, indagato per presunti maltrattamenti nei confronti della moglie.
L’atto, depositato già prima di Natale, contesta le motivazioni con cui il giudice per le indagini preliminari di Ravenna, Janos Barlotti, aveva rigettato la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata nei confronti del 44enne. Secondo la Procura, infatti, sussisterebbero elementi tali da giustificare una valutazione più severa.
Nel ricorso, i pubblici ministeri fanno inoltre risalire l’inizio dei presunti episodi di violenza domestica addirittura al 2009, delineando un quadro accusatorio che si estenderebbe su un arco temporale molto ampio.
Mentre Missiroli ha rassegnato le dimissioni dalla guida del Comune di Cervia, ora spetterà al Tribunale della Libertà pronunciarsi sulla richiesta della Procura e valutare se accogliere l’istanza di applicazione della misura cautelare più restrittiva.



























































