Venerdì 12 novembre, alle 18, nella sala Muratori della biblioteca Classense, Roberto Balzani e Gino Ruozzi presenteranno il libro di Roberto Balzani, “Il mistero delle ossa di Dante”, Egida Minerva edizioni. Conduce Anna De Lutiis.

Continuano gli incontri del venerdì del Centro Relazioni Culturali, progetto ideato da Walter Della Monica nel 1974 ormai diventato tradizione consolidata e apprezzata. Dopo due cicli interrotti dall’impossibilità di organizzare incontri pubblici, finalmente, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie, il pubblico avrà di nuovo l’occasione di conoscere da vicino i protagonisti della cultura nazionale.

In quest’anno di celebrazione dei settecento anni dalla morte di Dante, un romanzo riporta alla luce fatti misteriosi riguardanti le spoglie del poeta, oggetto di continui furti e misteri. È il romanzo-indagine di Roberto Balzani, «Il mistero delle ossa di Dante» (Minerva, 2021), a parlarci di un fatto realmente accaduto: il 27 maggio 1875, a pochi giorni dalle feste del sesto centenario dalla nascita del poeta, a Ravenna viene recuperata una cassetta di legno contenente le sue ossa. Perché sono venute alla luce proprio in quel momento? I resti vengono solennemente esposti per pochi giorni meno di un mese dopo, nel corso di una cerimonia fastosa, dentro un’urna di cristallo, composti a formare lo scheletro dell’uomo più importante nella storia d’Italia.

Otto anni più tardi, un archivista propone al Sindaco, che è ancora quello in carica nel 1865, di recuperare i documenti d’archivio relativi alla meravigliosa scoperta; e si accorge che qualcosa non quadra. Perché le ossa erano venute alla luce proprio in quel momento? Perché il primo cittadino si era comportato come un mago, facendole apparire e poi scomparire, al cospetto dell’intera cittadinanza? Che cosa aveva avuto in mente davvero?
Passa altro tempo e, nel 1890, in occasione del giubileo del ritrovamento dei resti di Dante, un altro personaggio, un intellettuale rabdomante, indica ai ravennati e al Paese come le ossa fossero state trafugate la prima volta, probabilmente nel Rinascimento. Ancora un evento sorprendente che precede di nuovo una grande festa cittadina, quasi identica a quella originale di venticinque anni prima.L’archivista, che non ha smesso di cercare il senso di queste rivelazioni a orologeria, continua la sua ricerca. Qual è il vero mistero delle ossa di Dante? Che cosa lega personaggi e ambienti molto diversi fra loro, ma tutti intenti a scavare in un passato intessuto di oblio e di memoria, di racconti e di menzogna?
Intorno ai resti umani più preziosi d’Italia, si dipana una lotta simbolica in realtà tutta contemporanea, che accompagna archivista e lettore fino alla conclusione di una lunga indagine personale.

Roberto Balzani

è professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Bologna. Si è occupato di regionalismo, di storia del Risorgimento, di governo municipale fra ’800 e ’900 e delle vicende del patrimonio culturale italiano. Fra il 2009 e il 2010 è stato preside della Facoltà di Conservazione dei Beni culturali dell’Alma Mater, sede di Ravenna. Autore di manuali di storia per le scuole, da sindaco di Forlì, carica alla quale è stato eletto nel 2009, si è dedicato all’analisi del ceto amministrativo dell’Italia contemporanea, dando alle stampe un fortunato pamphlet: Cinque anni di solitudine (Bologna, 2012).

Gino Ruozzi

è professore ordinario di Letteratura italiana nella Scuola di Lettere e Beni culturali dell’Università di Bologna, di cui è il Presidente.
I suoi studi sono in particolare rivolti alla tradizione italiana ed europea delle forme brevi (aforismi, pensieri, massime, epigrammi, favole, apologhi, bestiari, facezie, racconti dal Medioevo al Novecento), alla letteratura dell’Illuminismo, al rapporto tra letteratura e cinema nel secondo Novecento (da Ennio Flaiano a Luigi Malerba e Tonino Guerra).

Ingresso libero fino ad esaurimento posti nel rispetto delle prescrizioni sanitarie