“Sarà un mandato con lo sguardo rivolto ai giovani. Nel pieno di una grande trasformazione, i giovani intravedono possibilità inesplorate e quando è data loro l’occasione di concretizzare una visione, di investire le loro migliori energie, di partire dalla scienza e dalla tecnologia per intercettare e soddisfare i bisogni emergenti, aprono un’impresa e generano sviluppo”. Con queste parole Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, ha delineato il nuovo Piano strategico approvato all’unanimità, la scorsa settimana, dal Consiglio camerale al cui interno siedono i massimi rappresentanti del mondo dell’impresa, del lavoro, delle professioni e del consumo. 25 milioni di euro, nei prossimi 5 anni, le risorse stanziate dalla Camera di commercio e cinque le priorità: Pubblica amministrazione semplice e digitale; Ecosistema sostenibile; Imprese solide, innovative e internazionali; Infrastrutture; Giovani, agenti di sviluppo economico.
“Per un’istituzione come la Camera di commercio – ha sottolineato Guberti – chiamata, da un lato, ad agevolare quei processi di trasformazione che appaiono ormai necessari e irreversibili e, dall’altro, a semplificare la vita alle imprese delineando traiettorie e fattori evolutivi, il Programma pluriennale rappresenta una sorta di “patto con il territorio”, una tabella di marcia che richiama costantemente al rispetto degli impegni assunti. Dobbiamo saper guardare in positivo al mondo com’è cambiato, e all’impegno e allo sforzo che esso ci richiede. Tante nostre imprese lo hanno già fatto trovando, nella dimensione della crescita sostenibile, la forza e l’abilità di sintonizzarsi su nuove frequenze per intercettare i fabbisogni emergenti del mercato. E hanno dimostrato di saper costruire non solo valore aggiunto nelle filiere tradizionali, ma anche sviluppare nuove specializzazioni fatte di creatività, tecnologia e rispetto dell’ambiente, senza rinunciare all’innata capacità di creare bellezza e qualità”.
“L’innovazione – ha evidenziato il vice presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni – non è semplicemente efficienza produttiva ed economica. Certo, è anche questo, e il più delle volte è condizione di tenuta, in un mondo e in un mercato divenuti globali. Ma l’innovazione oggi più che mai richiama immediatamente anche l’idea della qualità: qualità della vita dentro e fuori i luoghi di lavoro, qualità dell’occupazione, qualità dei prodotti. Quello della sostenibilità – ha proseguito Govoni – è il modello di territorio e di impresa nel quale crede la Camera di commercio, quello che trova risorse insospettabili nei momenti più difficili, quello che sa conciliare tradizione e innovazione, valorizzando con successo le proprie diversità sotto un unico slogan: “essere uniti nell’andare insieme”.
Messa in sicurezza della Superstrada Ferrara-Mare, della Strada Statale 3bis ‘Tiberina’ (E45), nel tratto romagnolo di 88 chilometri che collega in direzione nord-sud la provincia di Ravenna alla provincia di Forlì-Cesena, e della Strada Statale 309 Romea; attivazione della Zona Logistica Semplificata; sostegno alla doppia transizione, digitale ed ecologica; nascita e sviluppo di nuove imprese; formazione e lavoro; valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale; certificazione per la parità di genere, contrasto alla burocrazia e all’illegalità, sostegno all’occupazione e alle imprese femminili e giovanili. Queste le principali azioni di intervento messe a punto dalla Camera di commercio: misure, quelle della massima istituzione economica del territorio, che guardano tutte alla crescita e allo sviluppo.
Scorrendo nel dettaglio il Piano degli interventi, particolare evidenza assumono poi i progetti e i contributi alle imprese per nuove assunzioni, i progetti di sviluppo dell’internazionalizzazione e dell’export digitale, l’inserimento a tempo di esperti di energia, la creazione di reti e la diffusione delle tecnologie Impresa 4.0. Implementate, infine, le attività per la promozione della sostenibilità ambientale e sociale, la vigilanza sui mercati e sui prodotti a tutela dei consumatori e quelle relative alla composizione negoziata delle crisi d’impresa.
“Vogliamo – ha concluso Guberti – rimettere al centro i giovani, le loro energie, le loro esigenze, contribuendo a generare una classe dirigente moderna ed europea, votata al merito e all’equità, capace di immaginare gli orizzonti di bene comune verso cui dirigersi”.