Se c’è una cosa in cui eccellono i fascisti -oltre, ovviamente la violenza e la scarsa inclinazione a democrazia e libertà -è la confusione, il disordine costruito ad arte e la modifica delle parole snaturate nel concetto. Prendete ad esempio il comunicato dei soliti noti in occasione dell’annuale commemorazione di Ettore Muti dove in un passo viene definito“eroe italiano” un ragazzaccio che -secondo wikipedia -spalleggiato da sua mamma, a 13 anni non ancora compiuti fu espulso da tutte le scuole del regno per aver preso a pugni un insegnante e a 14 fuggì di casa. Per non parlare della falsificazione dei documenti per potersi arruolare nell’esercito e andare a combattere nella Guerra del 15-18. Non c’è che dire, una vera figura di eroe da additare alla gioventù quale esempio di probità e moralità.

E che dire dell’altro brano dello stesso scritto dove,sempre rispetto all’”eroe italiano”,il Movimento Nazionale ritiene importante “continuare a tenere vivo il ricordo di chi ha contribuito a fare grande la propria Patria”non si capisce bene se nella Grande Guerra, quando aveva appena 15 anni, oppure nel disastroso secondo conflitto mondiale che oltre all’immenso patrimonio pagato in vite umane e distruzione è costato al nostro paese -sempre secondo wikipedia -ben 360 milioni di dollari americani in risarcimenti a Unione Sovietica, Jugoslavia, Grecia, Etiopia e Albania.

Ebbene, cari signori, noi la Storia non vogliamo riscriverla: ci va benissimo così!Soprattutto perché quella stessa Storia ai voi fascisti la parola l’ha tolta definitivamente e senza appello.Ravenna, Città medaglia d’oro per la Resistenza non ha bisogno di eroi come i vostri, gente che la parola e la libertà l’avevano tolta a tutti gli italiani per quasi vent’anni e, soprattutto, e non si merita ogni anno di vedere quattro zombie fuori dalla Storia passeggiare a braccio teso nei pressi del cimitero.

Per i fascisti non c’è spazio nel nostro Paese, figuriamoci a Ravenna città antifascista e resistente perché come ci ricordava il Presidente Pertini: «Il fascismo no, il fascismo lo combatto con altro animo: il fascismo non può essere considerato una fede politica; il fascismo è l’antitesi delle fedi politiche, il fascismo è in contrasto con le vere fedi politiche perché il fascismo opprimeva chi non la pensava come lui».

Chiediamo, quindi, a chi deve intervenire per impedire quest’ennesima pagliacciata che ha l’unico merito di riunire, ogni anno, le forze antifasciste e richiamarle al loro impegno costituzionale.