Prenderà il via nelle prossime settimane il primo stralcio di lavori per la realizzazione di nuovi impianti semaforici per l’attraversamento pedonale a chiamata sulla strada provinciale San Vitale, a Bagnacavallo.

Sono previsti due punti di attraversamento: il primo nei pressi del piazzale antistante il ristorante “All’Infinito” e della stazione di rifornimento IP, l’altro nei pressi dell’incrocio con la via Ponchielli e il vialetto della Stazione Ferroviaria.

Contemporaneamente è stato richiesto alla Provincia il nullaosta per un altro attraversamento sulla San Vitale, nei pressi dell’incrocio con via Ca’ del Vento, per favorire la viabilità ciclabile alternativa. Quest’ultimo sarà privo d’impianto semaforico e sarà realizzato a conclusione dei lavori degli altri due attraversamenti.

I lavori del primo stralcio di questi interventi sono finanziati a bilancio con un importo complessivo di 60.000 euro.

«L’intento dell’Amministrazione comunale – osserva l’assessore ai Lavori pubblici Vilio Foicaldi – è di favorire collegamenti più fluidi e in sicurezza tra la zona residenziale che si snoda a sud-ovest della San Vitale e il centro città. Collegamento utile e necessario sia per gli alunni del polo scolastico che per gli studenti e i pendolari che utilizzano il trasporto ferroviario.

La grande innovazione progettuale riguardante la principale arteria di traffico del nostro territorio, avviata coi progetti dell’interconnessione autostradale a Borgo Stecchi e quello del sottopasso ferroviario di via Bagnoli Superiore – sottolinea l’assessore – sarà quella di riconsegnare il tratto cittadino della San Vitale alla sua principale funzione di traffico locale, dirottando verso l’A14Dir il grosso del traffico pesante. Mettere in sicurezza tutta quell’area, in previsione anche del grande parco pubblico che sarà realizzato nell’area di laminazione del canale Redino, è non soltanto necessario, ma è un ulteriore passo verso l’obiettivo di costruire una città come corpo unico.

Il momento che viviamo – conclude Folicaldi – è quello giusto per ripensare Bagnacavallo a dimensione dei cittadini, dove non esista una diversa attenzione tra periferia e centro storico o tra frazione e città, ma un unico territorio, coi suoi monumenti storici, i suoi giardini, i suoi parchi e le sue strade; un territorio di cui avere cura nel modo migliore possibile perché è la nostra casa, un bene prezioso per tutti.»