«Il 13 febbraio scorso ho chiesto al sindaco di Ravenna se intende sollecitare la Regione Emilia-Romagna perché confezioni, per il seguito della campagna vaccinale contro il coronavirus, una modalità on-line di prenotazione del servizio che richieda agli utenti di accreditarsi nella maniera più semplice, senza dovere esibire un’identità elettronica» spiega Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale. «I primi a potersi prenotare sono stati, da lunedì scorso, gli ultra 85enni, a cui seguiranno, dal prossimo lunedì, gli ultra 80enni. Per poterlo fare da casa, come consigliabile, senza ricorrere all’affollatissimo numero verde telefonico, la Regione ha messo infatti a disposizione piattaforme elettroniche a cui si può accedere solo acquisendo un’identità digitale, quale lo spid, complicata da ottenere e da utilizzare per i meno giovani e i non avvezzi a navigare su internet. Fuori dell’Emilia-Romagna, ad esempio presso la Regione Lazio, sono state messe in campo procedure on-line molto semplici, utilizzabili a mezzo del solo codice fiscale, elementari da avviare per enti pubblici importanti come le Regioni».

«Mi è pervenuta ieri la risposta, che il sindaco ha richiesto all’AUSL Romagna. Questa non c’entra però niente con l’organizzazione centrale della campagna vaccinale, di competenza della Regione, alle cui disposizioni tutte le AUSL dell’Emilia-Romagna devono invece attenersi» spiega Ancisi

  

«Non ho potuto dunque ricevere che una non risposta la seguente: “Le indicazioni sulle modalità prenotative sono state impartite dalla Regione e contemplano lo sfruttamento delle piattaforme informatiche già in essere (Fascicolo Sanitario, APP ER Salute, Cup WEB) che in effetti richiedono il possesso di una identità elettronica, ovvero i consueti canali prenotativi”. A parte che vaccinarsi contro il covid non è un avvenimento consueto, ma enormemente straordinario, e non già solo di interesse personale dei singoli utenti, bensì generale per l’intera comunità, non si è capito però il senso dell’ulteriore dichiarazione: “Non conosciamo nel dettaglio l’organizzazione della Regione Lazio, ma quel che è certo è che la rete capillare dei FarmaCup presente sul nostro territorio ha sempre dimostrato una grande efficacia ed un alto tasso di preferenza da parte dei nostri cittadini”. Non è questo in discussione, siccome si parlava di prenotazioni on-line, che da ogni parte pubblica si chiede di promuovere e di incentivare, non di ostacolare o scoraggiare, per una serie di benefici ordinari: risparmio di tempo e di costi sia per i cittadini che per il servizio pubblico stesso da chiunque gestito, nonché minor uso dei mezzi di trasporti, quindi minor consumo di carburanti, minore inquinamento, minor traffico. Ma siccome la pandemia non è appunto un fatto ordinario, si aggiungono, nell’attualità, ulteriori importanti benefici per il contrasto alla diffusione del covid, il quale consiglia, e per gli anziani raccomanda, di non uscire di casa ogni volta che se ne può fare a meno, oltre ad evitare assolutamente gli assembramenti».

Evidizia Ancisi: «Il contrario che affollarsi nei Farmacup, tanto più se attrattivi di “un alto tasso di preferenza”, rischiando anche di fare coda all’aperto, non certo un toccasana, specialmente per gli anziani.

E siccome non ci siamo inventati nulla, avendo invece raccolto e rilanciato in sede istituzionale la voce dei cittadini, questa è l’ennesima dimostrazione di come le “autorità competenti” facciano orecchie da mercante al popolo».