“Nel Consiglio comunale di ieri, giovedì 31 luglio, si è discusso lungamente e vivacemente della piscina comunale in corso di nuova costruzione, a seguito della proposta della Giunta Barattoni di approvare, a carico del Comune di Ravenna, la stipula di una fideiussione a garanzia del mutuo bancario di 3 milioni e mezzo concesso alla società Acquavanti srl, nuovo gestore della piscina, per il finanziamento dei lavori. I gruppi consiliari di opposizione presenti (Ancisi-Lista per Ravenna, Forza Italia, Fratelli d’Italia e La Pigna) hanno votato contro tale proposta, contestando anche, più in generale, l’intera operazione che, da quando prese il via, nel maggio 2021, ha messo gravemente in crisi il servizio offerto alla città dall’impianto natatorio, dilungandosi oltre misura alla ricerca vana di una via d’uscita attendibile.
La presentazione di un ordine del giorno da parte del gruppo di maggioranza “Progetto Ravenna” ha indirizzato particolarmente il dibattito sull’incerto “futuro per le società di nuoto ravennati alla luce delle scelte di gestione delle nuova piscina”, rispetto a cui i suddetti gruppi di opposizione si sono astenuti ritenendo insufficiente la richiesta, rivolta alla Giunta Barattoni, di “aprire un tavolo di discussione” con la società Acquavanti. Ho ritenuto perciò necessario elaborare e presentare in corso di seduta, a nome di Lista per Ravenna, un ordine del giorno sintetico, ma molto concreto e più impegnativo per la Giunta, intitolato: “Risolvere disfunzioni e ingiustizie a danno delle società di nuoto ravennati a causa delle scelte di gestione della nuova piscina”, sottoscritto, per i gruppi rispettivi, anche da Alberto Ancarani, Nicola Grandi e Veronica Verlicchi.
Esso chiede alla Giunta Barattoni, come primo punto, “di operare fattivamente affinché si pervenga ad un accordo tra l’amministrazione comunale, il gestore della piscina comunale e le società sportive affinché all’ipotetica futura gestione ‘commerciale’ di iniziative che Ravenna ha sempre considerato anche nella loro ‘valenza sociale’ (nuoto libero, centri ricreativi estivi,, acquagym, riabilitazione, corsi per la terza età, preparto, ecc.) venga mantenuta e valorizzata tale valenza, siano assicurati gli spazi d’uso degli impianti di cui necessita, prezzi calmierati e l’impiego di tecnici specializzati”. Va peraltro aggiunto che le principali società di nuoto ravennati (Uisp, Endas, Libertas) organizzano annualmente 10/11 importanti manifestazioni nazionali riconosciute dalla Federazione Italiana Nuoto, quante in nessun altra parte, che non meritano di subire falcidie.
Il secondo punto dell’ordine del giorno considera che, quando si costruirà una nuova vasca da 50 metri, per una durata dei lavori di almeno tre anni, resterà operativa, per tutte le funzioni e le attività della piscina, solo la vasca da 25 metri, rendendo insostenibile la sopravvivenza strutturale delle società sportive nelle dimensioni meritoriamente assunte nella nostra città, oltreché ripercuotendosi negativamente sul servizio offerto a tutti gli utenti. Di qui la richiesta che “venga realizzata, per l’arco di tempo in cui sarà mancante una piscina da 50 metri, su un terreno dell’amministrazione comunale, una vasca da 25 metri, in cui possano essere svolti almeno gli allenamenti” delle società sportive.
Approvato unitariamente dai consiglieri comunali di opposizione, l’ordine del giorno è stato bocciato dalla maggioranza.
Alvaro Ancisi
(Lista per Ravenna)

























































