Il treno della ghiaia è quello che arriva sempre in ritardo secondo il famoso detto. Ma, almeno, arriva. Il Sindaco, invece, è bravo a promettere ma il suo treno non arriva mai. Se dovessimo considerarlo “solo” in ritardo, ad oggi saremmo indietro di almeno cinque anni (non potendo addebitarglisi le promesse dei suoi predecessori). Cinque anni fa, al momento del ballottaggio alle elezioni comunali, de Pascale prometteva ufficialmente: «Entro i cinque anni realizzeremo le grandi infrastrutture» e «la ferrovia, nel collegamento con Bologna» era la prima della lista trasmessa alla stampa. Subito dopo veniva una nuova circonvallazione (e su questo stendiamo un velo pietoso)” con la campagna elettorale avviata, Ravenna in Comune critica senza mezzi termini alcuni aspetti del mandato del sindaco uscente Michele de Pascale. Si torna a parlare quindi di infrastrutture, uno dei problemi mai risolti per il capoluogo di provincia.

“Dopo cinque anni, cosa è uscito dal cappello del Sindaco rispetto ai collegamenti ferroviari? Sottopassi che già c’erano e ponti che, pure, già c’erano. Ah, sì, c’è voluto più di un anno per porre rimedio all’idea di velocizzare la tratta per Bologna eliminando alcune fermate”. Nella foto alcune proteste dei pendolari.

“Per noi di Ravenna in Comune il raddoppio del binario per Castel Bolognese dovrebbe essere in testa ad ogni sforzo dell’Amministrazione presente e futura. Di questo, prima di ogni altro progetto ferroviario, si dovrebbe trattare nei rapporti con le Ferrovie, con la Regione, con il Governo. Immaginiamo che su questo anche de Pascale possa essere d’accordo. Immaginiamo anche che la proposta possa essere talmente buona da essere inserita, nuovamente, nel suo programma elettorale” sottolinea ironicamente Ravenna in Comune

“Quanto possa essere attendibile la realizzazione della promessa resta ad elettrici ed elettori il compito di giudicarlo, al momento di infilare la scheda nell’urna, il prossimo ottobre”.