Alla mia interrogazione sulle “quattro palle al piede”, con cui è partito il porta a porta dei rifiuti nel forese, ho avuto risposta dall’assessore all’Ambiente Baroncini nell’ultimo consiglio comunale. Riporto questa comunicazione al suo scritto, che comunque allego per chi volesse leggerlo interamente.

  1. Circa i due ritiri settimanali dell’organico, insufficienti soprattutto nel periodo estivo, che avevo chiesto di portare a tre almeno “quando scatta una certa temperatura, eventualmente da determinare interpellando al riguardo l’Igiene pubblica dell’AUSL”, Baroncini non ha escluso che lo si faccia “dopo un congruo periodo di sperimentazione e verifica”. Ha aggiunto che “per esigenze puntuali non ricorrenti” è possibile utilizzare “la presenza residua di alcuni contenitori presenti sul territorio disponibili ad un conferimento h24”, come pure che esiste “la disponibilità facoltativa della compostiera per gestire a Km 0 e con incentivi economici il proprio rifiuto organico e ottenere compost (un terriccio utilizzabile per fertilizzare orto e giardino)”.
  2. Avendo posto il problema di come poter smaltire, con una sola raccolta settimanale di indifferenziato, i pannolini, i pannoloni, i tamponi rettali e gli assorbenti, nonché le lettiere zootecniche e le deiezioni degli animali di affezione, la risposta è stata che: “presso i Centri di Raccolta, gli sportelli o facendo richiesta alle email messe a disposizione frazioniravenna2019@gruppohera.it e foreseravenna2019@gruppohera.it, viene fornito un modulo con cui ogni cittadino può richiedere servizi aggiuntivi”; e che, per questi casi, “su richiesta certificata è previsto un passaggio settimanale di ritiro aggiuntivo nelle frazioni del forese”. Precisando che si tratta di una richiesta “autocertificata”, quale ognuno può produrre da se stesso dichiarandone la causa, aggiungo che, a mio parere, il modulo potrebbe essere utilizzato anche per altre esigenze specifiche, prevedibili o imprevedibili, ad esempio, tornando all’organico, per le ceneri della legna, che, essendo largamente utilizzata nel forese per il riscaldamento, produce cospicui volumi di residui.
  3. L’assessore ha invece divagato circa la mia eccezione sul collocamento dei contenitori “al di fuori dell’abitazione”, dove infatti si può incorrere nel divieto, dettato dal Codice della Strada, di produrre intralcio alla circolazione stradale. Sui marciapiedi, in particolare, il Codice impone l’obbligo di non porli nei triangoli di visibilità degli incroci, e comunque di garantire sempre“una zona adeguata per la circolazione dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria”. Baroncini non ha detto come ci si può comportare e cosa succede, quando, pur rispettando tutte le regole da lui ricordate, certi utenti sono costretti a violare la legge, potendo dunque subire delle sanzioni anche pesanti.
  4. Infine, la questione dei “bidoni volanti” che, a causa dei vandali o di folate impetuose di vento, possono andare fuori posto o finire in mezzo alla strada, provocando incidenti a carico degli utenti che li hanno avuti in custodia da Hera. Avendo chiesto un’assicurazione civile a specifica totale copertura di questi casi, l’assessore ha risposto che “l’attività di raccolta Porta a Porta è coperta dalla Polizza assicurativa di Responsabilità Civile Terzi del Gestore (cioè Hera) , pertanto, ogni eventuale danneggiamento causato a terzi, riconducibile ad una responsabilità del Gestore, ricade nell’operatività della suddetta copertura assicurativa, liberando da responsabilità il cittadino che si sia diligentemente attenuto alle istruzioni fornite”. Confidando che l’assicuratore non trovi cavilli di ogni genere per scaricare ogni colpa sui poveri utenti (come insegna la mia esperienza sull’applicazione della polizza di responsabilità civile nel Comune di Ravenna), raccomando che, almeno per non complicar loro la vita oltre il dovuto, Hera chiarisca la procedura con cui avanzare, in tali evenienze, la richiesta di copertura assicurativa, mettendo anche a disposizione di tutti il modulo utilizzabile.

Sappiamo di altre diffuse difficoltà in cui versano i cittadini del forese col nuovo sistema “misto” di conferimento dei rifiuti urbani al servizio pubblico. Diamo ad Hera e al Comune il tempo per oliarne e aggiustarne i meccanismi facendo tesoro dell’esperienza avviata. Ma siamo a disposizione, come lista civica, nei limiti delle nostre funzioni di controllo